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Chi è il personal fundraiser?

A rispondere è una ricerca, divulgata oggi, condotta da Cergas Bocconi e promossa da Rete del Dono, piattaforma web leader in Italia per la raccolta fondi online

di Redazione

Sono oltre 1.800 i Personal Fundraiser italiani iscritti e attivi su Rete del Dono, che dal 2011 ad oggi hanno contribuito a raccogliere a favore di Organizzazioni non profit oltre 1.400.000 mila euro.

Ma chi sono esattamente i Personal Fundraiser? E in cosa consiste il Personal Fundraising? Come si attua? CERGAS Bocconi insieme a Retedeldono, piattaforma web leader in Italia per la raccolta fondi online, hanno realizzato il primo studio per analizzare questo fenomeno identificandone i meccanismi di funzionamento e valutandone i risultati (e i relativi impatti) sull’attività di raccolta fondi.

«Dopo tre anni d’intensa attività e osservazione diretta del fenomeno, attraverso la nostra piattaforma», spiega Valeria Vitali, Co-fondatrice di Retedeldono, «abbiamo avvertito l’esigenza di un confronto diretto con il mercato per comprenderne in profondità le dinamiche, le modalità d’impiego e gli strumenti utili a perseguire il successo delle iniziative. Di qui è nata, insieme all’Università Bocconi, l’idea di una survey».

La ricerca, infatti, delinea il profilo del Personal Fundraiser, ovvero un sostenitore che sceglie di andare oltre la “semplice donazione liberale”, attivandosi in prima linea e avviando una “campagna di raccolta fondi”. Come? In occasione di un momento importante della propria vita – come una sfida personale o sportiva, o un festeggiamento – dona e invita a donare la propria rete sociale con modalità on e offline. Tra le caratteristiche personali spicca la naturale predisposizione alla socialità.

Grazie all’instancabile abilità di attivare connessioni, il Personal Fundraiser è in grado di ridurre rapidamente i 6 gradi di separazione, tra ONP e donatori, attivando la propria rete di contatti reali e virtuali, invitandoli a sostenere e a donare per la causa in cui crede.
 

L’identikit del Personal Fundraiser:

  • ha un’età compresa tra i 25 ed i 45 anni
  • è identificabile con un attivista estemporaneo esigente, non fidelizzato alle ONP
  • raramente è un volontario, spesso è una persona esterna alla ONP e che ne sposa la causa
  • utilizza le moderne tecnologie ed è social media oriented
  1. è classificabile in due profili:colui che è motivato dalla razionalità
  2. colui che è spinto dall’emotività

Sulla motivazione che spinge il Personal Fundraiser a diventare ambasciatore di una buona causa insistono differenti fattori: la vicinanza alla causa, la vicinanza alla ONP, la motivazione personale, la curiosità, dove il principale driver è la SFIDA.

Sul versante delle ONP, la ricerca ha inteso inoltre verificare l’incidenza del Crowdfunding e del Personal Fundraising, quali strumenti di racconta fondi online, e analizzare la loro relazione con i Personal Fundraiser. In particolare su un universo di 500 ONP italiane, 100 hanno risposto puntualmente al questionario. Di queste il 70% dichiara di aver attivato una campagna di Crowdfunding o Personal Fundraising, il 37% l’ha conclusa con successo.

Le principali leve che contribuiscono al successo della campagna fondi sono:

  • l’identificazione di un progetto con finalità chiare e coinvolgenti per Personal Fundraiser e donatori
  • l’esistenza di una strategia pianificata.

Le principali leve che contribuiscono al mancato successo della campagna fondi sono:

  • la mancanza di una strategia funzionale alla creazione e accountability della campagna
  • l’assenza di una comunità di riferimento per la gestione della campagna stessa.

Profilo ONP che sviluppano campagne di Crowfunding di successo:

  • Impegnate in attività di cooperazione e sviluppo
  • Hanno meno di 10 dipendenti e di 50 volontari
  • Svolgono attività a livello nazionale
  • Usano raccogliere fondi principalmente attraverso banchetti ed eventi, dove il crowdfunding si affianca a questi tradizionali strumenti di raccolta fondi
  • Agiscono secondo logiche proattive, funzionali anche al coinvolgimento dei Personal Fundraiser
  • Utilizzano i social media principalmente Facebook, Twitter e YouTube, attraverso canali personalizzati. E utilizzano questi strumenti per mantenere aggregata la propria community.

Di particolare interesse le logiche d’interazione tra ONP e Personal Fundraiser. Il 47% delle ONP afferma di aver instaurato relazioni con i Personal Fundraiser legate ad un singolo progetto. Solo il 25% afferma di aver instaurato relazioni consolidate e di lunga durata. «Dallo studio emergono elementi significativi», conclude la Professoressa Federica Bandini di Cergas Bocconi, «che delineano chiaramente da un lato la tendenza in atto, che vede le ONP intente a ricercare ed esperire canali integrativi, ove alternativi, di raccolta fondi necessari per la realizzazione dei propri progetti. Dall’altro, l’emergere della figura di nuovi sostenitori, ovvero i Personal Fundraiser, quali potenziali ambasciatori delle cause delle ONP, crescere attraverso l’amplificazione degli spazi di legittimazione che si creano attorno alle ONP».
 


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