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Attivismo civico & Terzo settore

Come può essere una soluzione tassare il bene comune?

Anche lo European Foundation Centre, l’organizzazione che riunisce le principali fondazioni europee, denuncia l’aumento della pressione fiscale per gli investimenti delle fondazioni bancarie, previste dal disegno di legge di stabilità 2015

di Redazione

“Una proposta in contrasto con le tendenze generali sul regime fiscale delle fondazioni e della filantropia in Europa”. Pochi giorni dopo l’annuncio del disegno di legge di stabilità per il 2015 che prevede un aumento delle tasse sui dividendi degli investimenti attuati dalle Fondazioni bancarie, anche lo European Foundation Centre, denuncia l’impatto devastante che la crescita della pressione fiscale potrebbe avere sul non profit.

“Siamo molto preoccupati da questi sviluppi che fanno intendere che in tempi di austerità la filantropia viene considerata come un’entrata per il bilancio nazionale, piuttosto che come ciò che essa è: un attore indipendente della società civile che favorisce le persone e le comunità che vengono trascurate dal mercato e che lo Stato non può più servire da solo.” Così l’organizzazione che riunisce le principali fondazioni europee, esprime, in un duro comunicato stampa, il proprio dissenso nei confronti delle misure previste dal governo italiano, evidenziando come ciò possa influire negativamente su tutto il terzo settore.  “Le Fondazioni di origine bancaria sono soggetti privati non profit indipendenti, che forniscono risorse filantropiche alle organizzazioni della società civile, dando così sostegno al welfare, all’integrazione sociale, allo sviluppo culturale e civile dei loro territori e regioni di riferimento. Ridurre la loro possibilità di reddito significa sottrarre risorse insostituibili per la ricerca, per le arti e, infine, per le categorie sociali svantaggiate come gli anziani, i disabili, i bambini in difficoltà, gli immigrati ed altre categorie della popolazione e aree ai cui bisogni le autorità pubbliche non possono più rispondere adeguatamente da sole.”

A sottolineare le implicazioni dell’aumento della pressione fiscale, anche Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri, l'associazione italiana che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria, che ha evidenziato come questa misura si tradurrà in un minor sostegno al non profit. Proprio Acri si sta si sta opponendo all'ennesimo aumento di tassazione sulle Fondazioni. Nell’arco di cinque anni infatti, la pressione fiscale per le Fondazioni in Italia potrebbe risultare quadruplicata. 

Con le misure adottate nel corso degli ultimi mesi e quelli annunciati con la legge di stabilità 2015, la tassazione delle Fondazioni passerà dai 100 milioni di euro del 2011 ai 340 del 2014, per raggiungere i 360 nel 2015. Questo è il risultato dell’effetto combinato di un aumento della tassazione sui rendimenti derivanti dagli investimenti finanziari – che è andato dal 12,5% al 20% nel 2012, al 26% nel luglio 2014 – e l’ulteriore aggravio sulle rendite finanziarie che emerge dalla legge di stabilità per il 2015.  


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