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4 novembre 1966 a Firenze gli “Angeli del fango”

Il 4 novembre di 48 anni fa l'alluvione di Firenze. La furia dell'Arno portò morte e distruzione. Migliaia di giovani da tutto il mondo accorsero nei giorni successivi per salvare il patrimonio artistico e furono chiamati gli "Angeli del fango"

di Antonietta Nembri

Sono passati 48 anni dall’alluvione di cui fu vittima la città di Firenze il 4 novembre del 1966. L’Arno straripò in città, portando morte e distruzione. Tutto il bacino del fiume fu interessato a monte e a valle di Firenze.
Quella che vissero i fiorentini in quei giorni di novembre del 1966 fu una tragedia, una delle prime che misero in luce l’assenza di un coordinamento e di una struttura di protezione civile. A subire danni immensi non furono solo le persone e le strutture cittadine, ma anche l’imponente patrimonio storico e artistico della città.

fonte Getty Images



L’alluvione di Firenze è conosciuta in tutto il mondo anche per l’accorrere in città di giovani e non da tutta Italia e dal mondo. Li chiamarono gli “Angeli del fango” e subito dopo il ritiro delle acque dell’Arno arrivarono in migliaia per salvare opere d’arte e libri. La furia delle acque aveva investito in pieno la Biblioteca nazionale di Firenze e il quartiere di Santa Croce come il resto della città.
A diffondere l’appello al mondo un documentario girato dal regista fiorentino Franco Zeffirelli in cui l’attore Richard Burton rivolgeva, in italiano, un appello in cui sottolineava come “Firenze ha bisogno di tutti noi perché appartiene al mondo”.

Ancora oggi il termine “Angeli del fango” viene associato a quello che è stato considerato il primo e più grande gesto di solidarietà giovanile.
Quello fu l’esordio, ma i giovani da allora non hanno smesso di rimboccarsi le maniche, come si è visto nella recente alluvione di Genova, e a quasi cinquant'anni di distanza non vogliono più essere considerati eroi.


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