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Sostenibilità sociale e ambientale

Greenfunding, il nome del crowdfunding verde

Da un progetto dell'associazione Greencommerce nasce la piattaforma di crowdfunding pensata per i progetti della green economy. Greenfunding.it si presenta agli operatori del settore alla Città sostenibile di Ecomondo

di Redazione

È pronta al debutto tra gli operatori del settore la piattaforma di crowdfunding specifica per i progetti della green economy. Si presenterà, infatti, negli spazi della Città sostenibile di Ecomondo, Greenfunding. A Rimini Fiera, infatti, dal 5 all’8 novembre si svolgono gli stati generali della Green economy.

Greenfunding.it, progetto non profit dell’Associazione Greencommerce, nasce con l’obiettivo di offrire uno strumento mirato di raccolta fondi a quanti (cittadini, imprese, enti, associazioni) abbiano nel cassetto un buon progetto con una concreta valenza di sostenibilità ambientale. Sono ammessi tutti gli ambiti e i settori in cui si articola la cosiddetta “green economy”, dall’agricoltura all’edilizia, dalla cultura all’editoria, lo sport, il cibo, il design, il turismo, la produzione video o musicale, secondo quell’idea di “ricostruzione ecologista dell’universo” annunciata dall’Associazione Greencommerce, già nel 2013, con l’allestimento “Dal Futurismo al Futuro Sostenibile”.

Tra le particolarità di Greenfunding che la differenziano dalle piattaforme di crowdfunding esistenti si possono citare innanzitutto la durata delle campagne, che spazia dai 7 giorni (campagne “flash”, per chiudere progetti nella fase finale) ai 270 giorni, utili per quelle (sopra ai 10mila euro di target) che necessitino di un road show di presentazioni per poter creare dei picchi di donazioni. Greenfunding, inoltre, non si vuol porre come strumento alternativo alle forme di credito tradizionale, ma come un’innovativa integrazione: chi ha nuovi progetti può avviare una campagna di crowdfunding e solo in seguito tentare, eventualmente, la via del credito bancario, forte di un risultato concreto che dimostra la bontà del progetto e la capacità di creare un seguito tra centinaia o migliaia di persone. Un crowdfunding di successo e l’accesso al credito bancario potrebbero, infine, essere il ponte verso investitori privati e business angels (investitori informali), in grado di completare il quadro e rafforzare le basi economiche di un buon progetto.

Per creare, in totale autonomia una campagna – sia nella formula “donation” sia “reward” (che prevede una ricompensa della donazione) è sufficiente registrarsi. Ad oggi il cosiddetto sistema “all-or-nothing” (tutto o nulla), che consente di incassare le somme raccolte solo alle campagne che raggiungano il target definito, entro i tempi indicati, è affiancato dalla “Raccolta Fondi Semplice”, adatta per quei progetti con valenza “sociale” che non hanno precisi obiettivi di budget.

Greenfunding intende inserire anche dei “target intermedi”, secondo un modello “lascia o raddoppia”, che consenta di interrompere le campagne più grandi una volta raggiunto l’obiettivo di base oppure proseguire, beneficiando di una maggiore raccolta e di una minore commissione da parte della piattaforma. Greenfunding si riserva comunque sempre, per ogni progetto proposto, la facoltà di revisione e, prima di pubblicare un progetto, ne verifica la generale verosimiglianza e la coerenza con i requisiti di sostenibilità ambientale.
Solo sul buon fine delle campagne, Greenfunding trattiene una percentuale tra il 3% e il 6%, che si aggiunge alla commissione di PayPal sulla transazione di pagamento. Nel caso le campagne non vadano a buon fine le donazioni vengono restituite ai sottoscrittori.
 


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