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Povere ma belle: a Napoli il primo centro estetico sociale

Tre volte al mese l'associazione Pianoterra offre a donne che vivono gravi disagi sociali trattamenti estetici di qualità al prezzo simbolico di 3 euro. Un progetto premiato per l'innovazione e sponsorizzato da una delle principali aziende del settore cosmetico. "Prendersi cura di se stesse combatte la depressione e aiuta a lottare per una vita migliore"

di Gabriella Meroni

Un centro estetico sociale, dedicato alle donne che non hanno la cura di se stesse tra le priorità perché afflitte da ben altri problemi e disagi. E' l'idea innovativa dell'associazione Pianoterra di Napoli, che attraverso la cura di sé, del proprio corpo punta ad aiutare queste donne (ragazze-madri, donne sole, disoccupate, straniere ecc.) a ritrovare la stima in se stesse e la fiducia nelle proprie capacità e nella possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita.  “Quando hai tanti problemi, molte preoccupazioni e hai paura di non sapere come tirare avanti, non ci pensi proprio a te stessa, ti metti in ultimo piano, o non ci sei proprio …”, testimonia Maria, madre di tre figli e utente del servizio. 
Il Salone Sociale EsTetica – questo il significativo nome – è attivo da circa un anno. Tre martedì al mese, su appuntamento, le utenti possono dedicare del tempo alla loro bellezza e prendersi un tempo e uno spazio per loro stesse. “Prendersi cura del proprio corpo, sentirsi e vedersi più belle, aiuta a modificare la percezione di se stesse e ad immaginare e progettare un futuro migliore”, spiegano da Pianoterra. Il Salone Sociale offre trattamenti estetici a un costo simbolico di 3 euro, gli incontri di bellezza si svolgono il martedì pomeriggio tre volte al mese dalle 14 alle 18, su appuntamento, e sono aperti anche alle utenti di altre associazioni e cooperative sociali. Il tutto in un ambiente raffinato e con l'ausilio di prodotti e operatori professionali: l’impianto progettuale di EsTetica si ispira infatti al Salone di bellezza Josephine  di Lucia Iraci, che ha sede a Parigi e a Tours, e grazie a Sephora Italia (Gruppo LVMH), che ha accettato di sostenerlo nell’avvio, diventando il primo sponsor tecnico di EsTetica, può contare su operatrici qualificate per gli incontri sul make up. Inoltre Sephora ha ospitato le donne di EsTetica presso i suoi negozi di Napoli dove un esperto ha consigliato le mamme, svelando alcuni trucchi del mestiere.
“A beneficiare del salone sono soprattutto donne povere, spesso sole o con compagni disoccupati, con figli a carico, giovani, poco istruite”, continuano gli operatori di Pianoterrra. “Gran parte di loro mostra aspetti depressivi, poca fiducia nelle proprie possibilità di riscatto, uno scarso livello di autostima e di conseguenza poca cura di sé. Questa condizione, se vissuta quotidianamente e per lungo tempo, rafforza un circolo vizioso che porta ad avere sempre meno rispetto e cura della propria persona, minore considerazione di sé e delle proprie capacità di reagire alle avversità con ricadute sulla qualità di vita dei propri figli e, quindi, sul loro benessere psicofisico”.
Il progetto è stato selezionato nell'ambito di un “call for innovation” del progetto Tfiey- Transatlantic Forum on Inclusive early Years Italia, coordinato dalla Compagnia di San Paolo con Fondazione Zancan, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione CON IL SUD, il cui obiettivo è individuare politiche innovative a sostegno di bambini e famiglie, sperimentarle, coinvolgere e creare una rete di persone e realtà che hanno a cuore l’infanzia. Queste esperienze saranno segnalate e condivise nell’ambito del secondo convegno nazionale del progetto TFIEY “Orientarsi nei servizi per l’infanzia, innovarli, valutarli. Con i genitori”, che si svolgerà il 3 dicembre a Napoli (Basilica di San Gennaro extra moenia, ore 9.30-17).


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