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Il no di Pubblicità Progresso alle tasse sulle Fondazioni

Alberto Contri, presidente di Pubblicità Progresso prende posizione contro la tassazione delle Fondazioni di origine bancaria e chiede a Renzi «Perché tagliare con l'accetta quando si può usare il bisturi?»

di Redazione

Alla levata di scudi del Terzo settore che sta accompagnando le misure previste dalla legge di Stabilità che aumentano in modo esponenziale la tassazione delle fondazioni di origine bancaria che è diventata anche una mobilitazione social con l’hashtag #menotassepiùerogazioni (marchio della campagna virale via twitter e facebook) e di cui si può leggere negli articoli correlati si affianca anche la presa di posizione di Pubblicità Progresso.
In una nota il presidente Alberto Contri si chiede «Perché tagliare con l'accetta quando si può usare il bisturi?», ma anche «Perché non fare un po’ di differenza tra uno spregiudicato e ricchissimo finanziere e una fondazione bancaria?».

Il presidente di Pubblicità Progresso rivolgendosi al Presidente del Consiglio ricordando la sua provenienza dal Terzo settore «come affermato da lui pubblicamente» sottolinea come Renzi: «Dovrebbe conoscere alla perfezione il meccanismo di "leva" costituito dalle loro erogazioni alle più diverse attività sociali e culturali. Nel nostro caso, per esempio, senza il fondamentale supporto della Fondazione Cariplo non avremmo potuto costruire quello che oggi è un centro permanente di formazione alla comunicazione sociale, che ha sviluppato un network che collega 85 facoltà di 44 atenei, e che il Presidente Napolitano ha ricordato essere "un caso unico al mondo».
 


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