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Toia: “Italia in prima linea nel servizio civile europeo”

La Commissione UE ha dato il via libera al finanziamento di un primo progetto pilota affidato ai governi di Italia, Francia e Germania, con altri quattro paesi osservatori

di Redazione

Una proposta formale per introdurre il servizio civile europeo, varata della presidenza italiana è stata presentata oggi a Bruxelles al Consiglio dei ministri UE con delega alle politiche giovanili. La proposta, introdotta per mano del sottosegretario italiano al Welfare, Luigi Bobba, si pone come obiettivo di gettare le basi all’istituzione di un servizio civile europeo universale (ovvero aperto a tutti i giovani europei). La Presidenza di turno italiana ha elaborato una proposta in tre punti: costituzione di un Forum permanente delle diverse esperienze nazionali di servizio civile a livello europeo; il rafforzamento dello Sve, il servizio volontario europeo; un testo con i riferimento normativi su cui costruire il nuovo istituto”. “E’ una proposta importantissima, perché offre un vero valore aggiunto alle politiche che l’Europa già fa per i giovani”, ha dichiarato Patrizia Toia, capogruppo del PD al Parlamento europeo e membro del Gruppo dell’Alleanza Progressista Socialisti e Democratici (S&D).

“Non c’era ancora un’azione cosi strutturata per creare un legame tra i giovani, sotto un altro aspetto molto importante che non è lo studio, non è il lavoro, ma la cittadinanza vissuta come impegno e partecipazione civile”, ha spiegato Toia. “Come per l’Erasmus, che nasce come progetto pilota per poi diventare un programma strutturato che ha contribuito a creare un senso di mobilità, integrazione e amicizia tra i giovani all’insegna dello scambio universitario, o il Progetto Socrates per gli imprenditori, che offre possibilità di scambi legati al lavoro, il servizio civile europeo va a colmare una lacuna nelle politiche giovanili europee”.

Nel quadro della proposta della Presidenza italiana, la Commissione UE ha dato il via libera al finanziamento di un primo progetto pilota affidato ai governi di Italia, Francia e Germania, con altri quattro paesi osservatori (Repubblica Ceca, Lettonia, Regno Unito e Lussemburgo), affinché 600 giovani (200 per paese, ma in numeri sono ancora in fase di discussione) possano fare già un’esperienza di servizio civile tra i paesi aderenti al progetto.“Il fatto che la Commissione abbia deciso di finanziare un’operazione del genere è un chiaro segnale a favore del Servizio Civile Europeo, come ha anche sottolineato il Presidente del Consiglio, durante il suo discorso di inaugurazione del semestre di presidenza, dando una forza politica al tema che non vogliamo disperdere”, ha detto Bobba.

“Se il progetto pilota avrà successo, poi servirà una proposta della Commissione per istituire un programma specifico ad hoc, che dovrà essere approvata dal Parlamento Europeo, in modo che diventi un programma stabile come l’Erasmus. In qualità di capogruppo del PD, appoggeremo con entusiasmo una tale proposta legislativa che ci auguriamo diventi una politica europea”, ha concluso Patrizia Toia.

 


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