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Cooperazione & Relazioni internazionali

Elettricisti senza frontiere portano energia al Sud del mondo

Électriciens sans frontières è una ong francese che porta energia elettrica nei Pvs, ma interviene anche nelle emergenze come ad Haiti o nelle Filippine. In Madagascar e in altri Paesi i progetti sono a energia solare

di Antonietta Nembri

I più famosi sono i Medici senza frontiere, fondati all’inizio degli anni 70 a Parigi poi in questi quattro decenni la denominazione “senza frontiere” si è accompagna a moltissime altre professioni: dagli Educatori senza frontiere (nati in seno alla Fondazione Exodus) a Ingegneria senza frontiere, Fotografi senza frontiere, e poi ancora psicologi, informatici, senza dimenticare Reporter sans frontières. Ma sembra che le possibili declinazioni professionali siano infinite. In Francia, per esempio, da alcuni anni sono attivi gli Elettricisti senza frontiere.

Gli elettricisti senza frontiere portano la luce nei Paesi del Sud”. È questo il titolo di un articolo apparso su La-Croix.com. Il testo è dedicato all’attività di un’associazione Électriciens sans frontières, appunto i cui volontari sono esperti del settore pensionati o cinquantenni in grado di garantire una presenza duratura per la realizzazione dei progetti legati all’energia di ong o di intervenire in caso di urgenza come è stato nel caso del terremoto di Haiti cinque anni fa o dopo gli uragani nelle Filippine.
Al centro dell’articolo una missione realizzata in Madagascar dalla delegazione di Elettricisti senza frontiere della Normandia dove è stato pianificato l’accesso all’acqua e all’elettricità di alcuni centri medici di un distretto della regione di Fianarantsoa e Ambalavao. Una particolarità è che tutti i progetti realizzati in Madagascar sono a energia solare.

Questa ong francese esiste da una trentina d’anni e conta attualmente un migliaio di volontari, mentre sono in corso 124 progetti. Nata nel 1986 da una dozzina di dipendenti di Edf che hanno dato vita a un’organizzazione denominata Codev (Coopération Developpement ovvero cooperazione sviluppo) con l’obiettivo di mettere la propria esperienza al servizio di progetti di solidarietà internazionale per l’accesso all’elettricità. È nel 2002 che prende il nome di Elettricisti senza frontiere e si trasforma in una federazione di associazioni regionali, quattro anni fa poi il passaggio ad associazione nazionale e pur continuando ad avere la stragrande maggioranza dei suoi volontari provenienti dal mondo dell’energia si è aperta anche ad altri settori della società civile.
Sul sito e sul profilo Facebook dell’ong si possono conoscere i diversi progetti realizzati in questi anni o in fase di realizzazione tra America Latina, Africa e Asia
 


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