Welfare & Lavoro

Quanto vale l’immigrazione? L’8,8% del Pil

Dal lavoro degli immigrati 123 miliardi di euro. I dati e le analisi di uno studio della Fondazione Leone Moressa in un incontro in programma giovedì 29 gennaio a Roma

di Redazione

Quanto vale l'immigrazione? E il quanto il lavoro degli occupati stranieri? A queste domande risponde lo studio realizzato dalla Fondazione Leone Moressa che ha analizzato il fenomeno immigrazione da questo punto di vista.

E la conclusione è  che il Pil dell’immigrazione rappresenta l’8,8% della ricchezza complessiva prodotta in Italia: i lavoratori stranieri – 2,4 milioni gli occupati, producono 123 miliardi di euro. Secondo i dati della Fondazione, inoltre, il rapporto costo-benefici è in attivo: in pratica il saldo tra entrate e uscite imputabili agli stranieri vanta un saldo positivo di circa 4 miliardi di euro.

I 2,4 milioni di lavoratori stranieri con un tasso di occupazione del 57,1% rappresentano il 10,8% del totale dei lavoratori, nonostante la crisi. I 123 miliardi prodotti arriva per quasi il 50% dai servizi – in particolare badanti e colf – poco più del 20% dal settore manifatturiero, seguono le costrizioni. L'agricoltura è l'ultimo settore con un 3%.

«Il dibattito sull’immigrazione assume spesso toni ideologici, polarizzando la questione su posizioni inconciliabili che portano l’opinione pubblica ad essere o “a favore” o “contro” l’immigrazione. Oggi, invece, da un punto di vista strettamente economico, non si può sottovalutare l’apporto che il fenomeno migratorio genera in termini di ricchezza e sviluppo» ricordano i ricercatori della Fondazione.

Il tema sarà al centro del convegno di presentazione del volume “Il valore dell’immigrazione”, realizzato dalla Fondazione Leone Moressa con il sostegno di Open Society Foundations, che sarà presentato il 29 gennaio alla Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma (in allegato il programma).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA