Attivismo civico & Terzo settore

Il non profit in redazione: Caro Renzi, sul 5 per mille nessun trucco, per favore

Si sono incontrate oggi presso la redazione di Vita i rappresentanti delle oltre 60 organizzazioni del Comitato editoriale per discutere di 5 per mille, Riforma del Terzo settore, donazioni, giochi d’azzardo legali. Ecco la presa di posizione delle organizzazioni

di Redazione

Si sono incontrati oggi presso la redazione di Vita i rappresentanti delle oltre 60 organizzazioni di primo e secondo livello del Comitato editoriale, in rappresentanza di circa 50 mila sedi territoriali, per discutere di 5 per mille, Riforma del Terzo settore,  donazioni, giochi d’azzardo legali.

A proposito di 5 per mille i rappresentanti delle organizzazioni hanno sottolineato come a fronte della soddisfazione di fronte al primo anno, da 9 anni in qua, in cui il 5 per mille non aveva turbative di regolamento né problemi di copertura economica, l’amara sorpresa di fronte agli annunci sulla Buona Scuola e sul conseguente Ddl che, almeno stante alle bozze circolate e agli annunci del Premier, prevedono all’art 28 il 5 per mille alle “istituzioni scolastiche statali” che aggiungeranno così circa 40mila scuole statali alla platea già affollata di altri 40mila mila soggetti non profit più i servizi sociali degli 8000 Comuni. Insomma, l’ennesimo coup de théâtre o gioco delle tre carte per cui il Governo alza il tetto previsto a copertura della norma ma ti raddoppio la platea. Anzi, se così dovesse davvero andare, la gran parte della platea saranno così soggetti pubblici (Comuni e istruzione statale) che già finanziamo con la fiscalità generale! Perché questa scelta che contraddice quanto lo stesso Renzi ebbe a dire proprio nella sede di Vita e alle Organizzazioni del Comitato editoriale nel maggio scorso? (vedi storify dell’incontroPer questo tutti i rappresentanti del non profit hanno chiesto al Premier un ripensamento sottolineando come già nell’8 per mille destinato allo Stato abbia tra le sue priorità interventi sull’edilizia scolastica, interventi su cui del resto non si sa, dopo 2 anni e mezzo né l’ammontare né la finalizzazione. Se il 5 per mille per gli istituti scolastici fosse confermato come scritto nella bozza del Ddl sarebbe l’ennesima umiliazione per il Terzo settore e l’ennesimo inganno agi contribuenti su cui si scaricherebbe la confusione normativa.

A proposito della Riforma del Terzo settore ancora in discussione in Commissione Affari sociali della Camera i rappresentanti delle organizzazioni hanno chiesto che non si spengano, come invece pare, le parti più innovative contenute nel Disegno di legge delega scritto dal Governo. A parere del mondo non profit il provvedimento si sta trasformando (visti i testi degli articoli 1,2,3,5 già licenziati) da un disegno riformatore con una visione di futuro a un disegno troppo corporativo e conservativo. Il messaggio ai Parlamentari è quello di far presto (sono quasi sei mesi di discussione in Commissione!) e ad essere più coraggiosi investendo sull’innovazione e sulla capacità di aprire scenari nuovi non limitandosi a un pur necessario disegno di razionalizzazione e di semplificazione.


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