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Donna Forza8: l’innovazione al femminile

La Regione Lazio lancia il bando “Innovazione: sostantivo femminile", giunto alla sua seconda edizione.

di Vittorio Sammarco

"Donna Forza8. Capace di qualsiasi impresa”. Titolo a effetto ma di sostanza, con il quale la Regione Lazio ha ieri presentato la seconda edizione del bando: “Innovazione: sostantivo femminile", che ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti innovativi da parte delle donne, promuovere la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile.

Possono partecipare o singole donne o micro, piccole e medie imprese che abbiano capitali di proprietà di donne almeno al 51% (e al 51% deve essere anche la percentuale femminile dell’organo di amministrazione). E inoltre società cooperative e di persone il cui numero di donne socie sia almeno del 60%. Per donne singole o in team (ma al 100% di donne) che intendano costruire una startup appositamente, devono farlo entro 60 giorni dalla eventuale concessione dell’agevolazione (ossia il finanziamento).

I settori di attività ammessi sono prevalentemente nel campo delle nuove tecnologie e servizi innovativi; in particolare si segnalano i settori delle scienze della vita e del benessere, dell’ambiente, dei beni culturali, sicurezza e protezione. Sono altresì agevolati progetti trasversali che riguardano prodotti soluzioni o servizi innovativi nel campo della Social Innovation, che affrontino problemi dovuti al cambiamento della società per favorire una "società inclusiva, innovativa e consapevole" promossa da Europa 2020 e declinata in Horizon 2020.
Il contributo: è a fondo perduto per l'80% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 20mila euro. Sarà la struttura del Bic Lazio a valutare le domande e redigere le schede e assegnare le agevolazioni fino alla concorrenza della dotazione prevista. Che non è poco: un milione di euro, tondo tondo.

La domanda va redatta compilando il formulario che si scarica dal sito www.biclazio.it. Bic Lazio via Casilina, 3/T 00182 Roma.

«L’intrapresa femminile va incoraggiata, perché il mondo del lavoro è cambiato»,  ha detto Lucia Valente, assessore al Lavoro della Regione Lazio, presentando il Bando «non c’è più la prevalenza del posto subordinato, e questo le donne lo hanno capito». E ha aggiunto: «Dobbiamo rafforzare i percorsi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, non facendo sentire le donne sole e così, indirettamente, incentivando il tasso di natalità che ormai è arrivato a livelli troppo bassi. Noi regione Lazio ci stiamo provando sviluppando tre assi principali: percorsi didattici di orientamento per le Pari Opportunità; Sportelli donna per il welfare territoriale a sostegno della microimprenditorialità e iniziative sperimentali per favorire l’organizzazione flessibile del lavoro nella Pubblica Amministrazione».


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