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I volontari di Expo una risorsa per tutte le associazioni

Quasi 16mila gli aspiranti volontari per Expo, sono giovani e molti alla prima esperienza di volontariato. Un patrimonio da non perdere. Dal Ciessevi suggerimenti e idee alle organizzazioni per incontrare nuovi volontari e le opportunità offerte: da Cascina Triulza a Expo in città, al portale uidu.org

di Antonietta Nembri

Quasi 16mila aspiranti volontari per 7.500 posti disponibili. Sono questi i numeri monstre del programma volontari Expo 2015: per la precisione hanno risposto al bando in 15.829 di 139 nazionalità. A meno di due mesi dall’apertura dell’esposizione universale il Ciessevi, il Centro servizi per il volontariato della città metropolitana di Milano ha chiamato a raccolta le associazioni e ha posto una semplice domanda: che cosa facciamo di questo potenziale? «Come possiamo capitalizzare il percorso che abbiamo fatto? Perché a noi interessa il dopo Expo e ci interroghiamo su come reinvestire questo grande capitale sociale» ha detto Ivan Nissoli presidente del Ciessevi.

La ragione è che al di là dei numeri, comunque considerevoli se si pensa che il 48% degli aspiranti volontari stranieri è cinese (1544 candidati), segue a ruota l’India con 70 candidati, quella che è emersa è la voglia di volontariato di migliaia di persone. Tra gli 11mila italiani che hanno partecipato alla call vi sono 5.800 lombardi (tra loro ben 3.493 da Milano e provincia) e benché la metà di loro non abbia mai fatto esperienze di volontariato «hanno tutti espresso il desiderio di fare altre esperienze come volontari» rivela Nissoli. Il Ciessevi del resto grazie al programma di formazione e coordinamento sta incontrando i diversi candidati che faranno servizio per 15 giorni ciascuno all’interno dell’area Expo, è in grado, al di là dei dati statistici pur interessanti, di tracciare un profilo di questo potenziale sociale composto per lo più di giovani (l’età media è 27 anni) che in stragrande maggioranza non hanno mai avuto esperienze di volontariato e che vorrebbero farle. «Non dimentichiamo che il mondo del volontariato da anni fa molta fatica a incontrare i giovani. Forse è il momento di smetterla con il “si è sempre fatto così” che rende difficile intercettare il mondo giovanile» ha detto Nissoli.

Ma come fare? Come non disperdere questo desiderio di rendersi utili? Marta Moroni, responsabile per il Ciessevi della Community dei volontari Expo creata sul portale uidu.org rivela: «Abbiamo proposto di registrarsi su questo portale ai volontari del programma e il 91% di loro ha aderito, quelli che hanno aperto un profilo sulla piattaforma sono per lo più italiani, ma questo dimostra anche il loro desiderio di restare in contatto con il mondo del volontariato». A illustrare le opportunità di uidu.org, piattaforma nazionale che grazie alla geolocalizzazione riesce a mettere in contatto chi vuol fare volontariato e le diverse organizzazioni del territorio, Maddalena Vicini di Uidu.org che al di là di un veloce tutorial ha fornito i numeri del portale: 1.500 associazioni iscritte, 12mila volontari attivi e oltre 14mila utenti che ricevono la newsletter. Per il dopo Expo alle associazioni si potrebbero aprire diverse possibilità di coinvolgere nuovi volontari utilizzando strumenti nuovi come i social e i portali. E potranno essere proprio questi gli strumenti per incontrare migliaia di volontari Expo  «le proposte devono arrivare dalle associazioni», insiste Moroni. Mentre da Clara Didoni arriva l’invito alle organizzazioni a «rimodulare le opportunità guardando alle aspettative di chi vorrebbe continuare a fare volontariato».

L’altra grande questione per le associazioni è come sfruttare appieno i sei mesi dell’esposizione universale. Tante le opportunità offerte, per esempio, da Cascina Triulza, lo spazio della società civile all’interno di Expo e la cui call culturale rimane aperta fino a ottobre e a disposizione per chi vuole organizzare eventi in un palinsesto che ha assicurato Pilar Sinusia è in continuo aggiornamento e arricchimento. E per chi invece non può o non ha proposte da inserire all’interno di Expo? C’è il progetto Expo in città, realizzato da Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano «È il portale per promuovere qualsiasi evento nei sei mesi di Expo nell’area metropolitana e le proposte si possono caricare con pochi click», ha assicurato Alvise De Sanctis che ha inoltre sottolineato la vera conquista del progetto: la realizzazione di un unico sportello per le manifestazioni e gli eventi “approvati” e inseriti nel calendario di Expoincittà. Una vera conquista contro la burocrazia che in molti sperano durerà anche dopo Expo.

 


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