Welfare & Lavoro

Bambini e ragazzi da accogliere: le 5 proposte sul tappeto

Alla conclusione del tour durato diversi mesi il manifesto #5buoneragioni lancia altrettante proposte per accogliere i bambini e i ragazzi che vanno protetti: dagli interventi a sostegno della genitorialità in condizioni di fragilità all'aiuto ai neo maggiorenni e il sostegno al disegno di legge Puglisi

di Antonietta Nembri

Promuovere interventi di sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità genitoriale è questa una delle #5buoneproposte che i promotori del manifesto #5buoneragioni per accogliere i bambini e ragazzi che vanno protetti hanno presentato oggi, lunedì 9 marzo al termine del lungo tour che ha portato il tema dell’accoglienza dei minori in giro per l’Italia.

Iltour “#5buoneragioni per accogliere i bambini e i ragazzi che vanno protetti”, è stato promosso da un pool di associazioni – associazione Agevolando, Cismai, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Coordinamento Nazionale Comunità per Minori (Cncm), Progetto Famiglia e Sos Villaggi dei Bambini, –  e si è concluso oggi a Firenze, all’Istituto degli Innocenti.

E proprio da qui sono state lanciate le 5 proposte anche perché se è vero che il manifesto erano nato per richiamare l’attenzione sulla condizione dei bambini che hanno bisogno di protezione è anche vero che tra gli obiettivi del tour, come spiegano gli organizzatori, vi era quello di «raccontare alla stampa e all’opinione pubblica una realtà troppo spesso strumentalizzata e distorta, dalla politica e dai media. Abbiamo fornito i dati, le ragioni del perché occorra proteggere i bambini e i ragazzi e raccontato le loro storie. Ora è il tempo delle conclusioni e quindi delle #5buoneproposte per un’accoglienza di qualità, per la tutela dei diritti e un sostegno reale alle famiglie fragili. Abbiamo indicato la via al Governo e al Parlamento. Ora devono intervenire. Non c’è più tempo».

Le cinque proposte sono:
Promozione di interventi di sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità genitoriale
Appropriatezza degli interventi e presenza al tavolo di confronto sulle comunità per minori
Sostegno all'autonomia dei neomaggiorenni
Regia unitaria sulle politiche di accoglienza dei minori fuori famiglia
Sostegno al disegno di legge Puglisi sulla continuità degli affetti

Per la prima si chiede al ministero del Lavoro e della Politiche sociali attraverso l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza di inserire nel quarto Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza attualmente in definizione la «previsione di interventi strutturali e adeguatamente finanziati di intensive care per le “famiglie con mal-funzionamento” che non garantiscono una crescita adeguata ai figli» questo per prevenire l’allontanamento, ma anche per favorire il rientro nella famiglia d’origine nel caso si sia reso necessario l’allontanamento del minore.

Anche la seconda proposta si rivolge al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali al quale si chiede di «acquisire la partecipazione stabile di rappresentanti del Terzo settore al Tavolo di confronto sulle comunità per minori istituito nel gennaio 2015 e di redigere una proposta di “Linee di indirizzo nazionali sul collocamento in comunità” da sottoporre all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni» questo in continuità con le Linee guida Onu sull’accoglienza dei bambini fuori famiglia d’origine.

Per quanto riguarda il sostegno all’autonomia dei neomaggiorenni al Parlamento si chiede di istituire un fondo nazionale e di promuovere delle misure per il sostegno dei giovani provenienti da famiglie affidatarie e da comunità di tipo familiare. Il riferimento – si legge – è a due Proposte di Legge (PdL n. 2500 Brambilla del 30.06.2014 e, in parte, PdL n. 846 Antezza
del 26/4/2013) e a un Disegno di Legge (parte del DdL n. 64 Amati del 15.3.2013) per cui si chiede di estendere «a tutti i giovani che raggiungono la maggiore età in affidamento familiare o in comunità, la possibilità di accedere a sostegni economici, sociali e psicopedagogici che ne favoriscano il completamento degli studi o delle formazione professionale, l’avvio dell’autonomia abitativa, l’inserimento nel mondo del lavoro, la continuità dei percorsi sanitari e psicoterapeutici».

Per quanto riguarda la quarta proposta si chiede al governo di «istituire una regia unitaria dell’intera materia, in riferimento anche alle strategie e agli strumenti di promozione e controllo delle realtà di accoglienza residenziale per minorenni», si chiede che siano definiti dei protocolli e procedure condivise così da arrivare a standard nazionali di qualità delle realtà di accoglienza.

L’ultima richiesta riguarda il sostegno al disegno di legge Puglisi sulla continuità degli affetti, tema al centro dell’attenzione negli ultimi giorni, dal  momento che la proposta riguarda i minori dati in affido per i quali, nel loro preminente interesse, a fronte di prolungati periodi di affidamento e di relazioni stabili e durature con gli affidatari, viene prevista la possibilità di adozione da parte degli stessi affidatari (in possesso dei requisiti per l’adozione) nel caso sopraggiunga l’adottabilità del minorenne.

Foto Getty Images


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA