Cooperazione & Relazioni internazionali

Brasile dice si al reato di femminicidio

Il Brasile è al 7° posto in una lista mondiale di 84 paesi con il maggior numero di femminicidi.Secondo uno studio dell'Istituto di Ricerca Economica applicata (IPEA), tra il 2009 e il 2011 il Brasile ha registrato 16.993 femminicidi, con un tasso di mortalità annuo di 5,82 morti ogni 100.000 donne. Più della metà delle donne uccise (54%) avevano tra i 20 ed i 39 anni.

di Redazione

In Brasile vengono uccise 15 donne al giorno ma il messaggio lanciato da Dilma Rousseff è molto chiaro: sanzioni dure per chi commette atti di violenza contro le donne.

Viene cosi di fatto introdotto in Brasile il reato di femminicidio. La presidente Dilma Rousseff  ha firmato una legge che inasprisce le pene nei confronti di chi commette atti di violenza contro le donne: dai 12 ai 30 anni di reclusione. Alle pene, poi, corrisponderanno periodi di detenzione ancora più lunghi se a subire la violenza saranno donne incinte, bambine di età inferiore a 14 anni e donne over 60.

«La legge individua il femminicidio come un fenomeno specifico», ha detto alla BBC Nadine Gasman, rappresentante di UN Women in Brasile, «questo tipo di legge è preventiva».

Secondo uno studio dell'Istituto di Ricerca Economica applicata (IPEA), tra il 2009 e il 2011 il Brasile ha registrato 16.993 femminicidi, con un tasso di mortalità annuo di 5,82 morti ogni 100.000 donne. Più della metà delle donne uccise (54%) avevano tra i 20 ed i 39 anni.

Inoltre in base ai dati della “Mappa della Violenza” 2012, il Brasile è al 7° posto in una lista mondiale di 84 paesi con il maggior numero di femminicidi. Al primo posto è El Salvador. Studi dell’Istituto Avante Brasil riportano che tra il 2000 e il 2010 sono state uccise 43.700 donne nel paese; il 41% di loro nelle proprie case, molte da partner o ex partner. Il rapporto prevede che entro il 2050, se non si interviene in termini di prevenzione, il Brasile conterà più di 330 000 morti tra la popolazione femminile. (Agenzia Fides 7/3/2015)

Durante il suo mandato, la presidente Rousseff ha emanato altre leggi volte alla tutela di donne e ragazze.

Nell’agosto 2013 ha firmato una normativa che richiede a tutti gli ospedali pubblici di fornire un trattamento contro le malattie sessualmente trasmissibili e l'HIV / AIDS per le vittime di stupro. Inoltre tutte le vittime devono avere il diritto di accesso alla contraccezione d'emergenza, e in caso di gravidanza hanno diritto all’ aborto che in Brasile è illegale nella maggior parte dei casi.

 

Foto: DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images


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