Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

5 buoni motivi per il Servizio civile in Uildm diventano un video

Punta su una comunicazione giovane e musicale la campagna della Uildm per il Servizio civile nazionale 2015 con tanto di hashtag #quantoseiutile

di Redazione

Anche quest’anno, la Uildm – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare propone dei progetti di Servizio Civile Volontario, un’esperienza formativa di crescita che può essere svolta da ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni. «Non perdere tempo, affrettati: scopri i nostri progetti e contattaci» è il messaggio dell’associazione in occasione del Bando 2015.

E per invitare i giovani a scegliere di fare il servizio civile in uno degli oltre 20 progetti che coinvolgono 30 città italiane Uildm elenca cinque “buoni motivi” che sono: aiutare ti farà sentire super; avrai nuovi amici; acquisirai nuove competenze che potranno prepararti al lavoro; è un momento per pensare è meditare e, infine, crediamo nella valorizzazione delle differenze. E rivolgendosi direttamente ai giovani dice loro «Ciao… #quantoseiutile? Per noi tanto!». E ai giovani dedica anche un video su youtube e un sito ad hoc: www.quantoseiutile.it

Fondata nell’agosto del 1961, la Uildm ha lo scopo di promuovere con tutti i mezzi la ricerca scientifica e l’informazione sanitaria sulle distrofie muscolari e sulle altre patologie neuromuscolari;
 come pure di promuovere e favorire l’integrazione e la completa inclusione nell’ambito dei vari aspetti del contesto sociale delle persone con disabilità.
Tale impegno non riguarda esclusivamente l’aspetto medico/scientifico della malattia. E infatti, rivolgendosi direttamente ai giovani in una lettera i responsabili della Uildm scrivono: «La nostra è una sfida ambiziosa: andare contro corrente, proporre dei valori diversi da quelli proposti da una società che spinge sempre di più all’individualismo, all’isolamento e alla competizione. Parlare di solidarietà, provare a capire le diversità, proporre azioni concrete di aiuto sono piccoli gesti rivoluzionari che possono porre le basi per la costruzione di una società dove tutti e tutte possano trovare spazio e dignità. Se hai tra i 18 i 28 anni e vuoi raccogliere questa sfida attraverso l’esperienza di Servizio Civile, non esitare a contattarci» è l'invito finale.