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Volontari per Expo: giovani e alla prima esperienza

Un primo ritratto delle migliaia di giovani (età media 27 anni) che hanno risposto al Programma volontari Expo 2015. La metà di loro è alla prima esperienza nel volontariato. Domande arrivate da 128 Paesi e se si escludono gli italiani i più rappresentati saranno i cinesi

di Antonietta Nembri

Giovane, con un’età media di 27 anni, italiano e con in tasca una laurea o un diploma di scuola media superiore e per lo più alla prima esperienza nel mondo del volontariato. A poco meno di 40 giorni dall’apertura dei cancelli di Expo è sempre più definito l’identikit dei 7.500 volontari che opereranno all’interno dell’Esposizione universale di Milano. Ma a guardare dentro i dati del Programma volontari Expo 2015 coordinato dal Ciessevi (il Centro servizi per il volontariato della città metropolitana di Milano) e da Csvnet (il coordinamento nazionale del Csv) si può approfondire la conoscenza dei 12mila aspiranti volontari ancora attivi, cioè quelli dichiarati idonei e dalle cui fila saranno selezionati i 7.500 che nel corso dei sei mesi di Expo svolgeranno il loro servizio per periodi di non più di due settimane consecutive.

E così accanto al dato, ovvio, della presenza degli italiani (77% del totale) si scopre che la seconda nazione più rappresentata è la Cina con l’11% (quasi la metà di tutti gli stranieri). Per il terzo paese tra i 128 di provenienza degli aspiranti volontari con una percentuale che non sia dello “zero virgola” si deve arrivare all’1% dei francesi: 69 sono infatti i cugini d’Oltralpe. In questa ipotetica classifica per nazioni a seguire ci sono India (55 i volontari ancora attivi); Perù; Germania; Usa e Russia. Una sottolineatura viene data dal fatto che si parla di Paese di nascita, quindi tra gli italiani ci possono essere anche le seconde generazioni.

Facendo un approfondimento sugli italiani i più presenti sono ovviamente i lombardi che rappresentano poco più della metà (53%) a seguire i piemontesi (9%) e a pari merito con più o meno il 5% si trovano siciliani ed emiliano-romagnoli.

La lingua più parlata, tra le 29 rappresentate tra i volontari, è l’italiano, segue il cinese e poi inglese e spagnolo. A essere considerata è la lingua madre.

Gli studenti sono la stragrande maggioranza (62%), l’87% degli aspiranti volontari ha meno di 35 anni. I lavoratori sono il 16% del totale, mentre i pensionati sono il 4%. Tra i profili risulta anche un 11% di inattivi, mentre il 7% non ha indicato nulla.

Se solo il 6% ha un diploma di scuola media inferiore, i laureati o quanti hanno conseguito un master rappresentano il 40% del totale, il diploma di scuola media superiore invece è stato raggiunto dal 54% dei volontari.

A colpire è il dato che riguarda le esperienze di volontariato pregresse: la metà dei 12mila aspiranti volontari non ha mai fatto alcuna esperienza, solo il 32% ha dichiarato di aver fatto volontariato, mentre il 18% si divide tra chi ha fatto qualche esperienza sporadica o non ha detto nulla al riguardo.

Da questo primo identikit emerge con forza come il ritratto dei volontari Expo sembri ribaltare alcuni parametri del mondo del volontariato italiano. Da anni molte organizzazioni lamentano crescenti difficoltà a intercettare i giovani. Anche per questo da parte dei responsabili del Programma volontari Expo 2015 è arrivato il suggerimento alle associazioni a non farsi sfuggire un bacino di potenziali volontari creando occasioni di incontro.


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