Attivismo civico & Terzo settore

Protocollo Acri – Mef le fondazioni dicono sì

83 delle 86 Fondazioni aderenti ad Acri hanno aderito al Protocollo d'Intesa che ora sarà siglato formalmente con il Mef. Grazie ad esso, inoltre, aumenteranno i benefici per le comunità

di Redazione

Quasi all’unanimità le Fondazioni aderenti all’Acri hanno espresso la loro condivisione al protocollo approvato, meno di un mese fa (l’11 marzo scorso) dal Consiglio dell’Acri. Si tratta del protocollo d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono state 83 sulle 86 Fondazioni dell’associazione ad esprimere la loro piena condivisione.

Il Protocollo consentirà di regolare con maggior dettaglio alcuni processi che riguardano la governance e l’attività delle Fondazioni di origine bancaria, nel solco della Legge Ciampi che le disciplina e della Carta delle Fondazioni approvata dall’Acri nel 2012. In particolare, il recepimento dei contenuti del Protocollo consentirà di limitare i rischi legati alla natura di investitori istituzionali delle Fondazioni e, al tempo stesso, di liberare ulteriormente il loro potenziale a beneficio dell’intera collettività.
Ora il Protocollo verrà formalmente firmato dal Mef e dall’Acri nei prossimi giorni.

«Un segnale di grande responsabilità e maturità delle nostre Fondazioni che dimostra la loro decisa volontà di fare un ulteriore passo avanti nel virtuoso percorso di dare maggiore efficacia e trasparenza alla loro attività, nel rispetto della propria autonomia e indipendenza», ha commentato il presidente di Acri Giuseppe Guzzetti.

Delle tre Fondazioni mancanti all’appello – precisa una nota di Acri -, tutte di piccole dimensioni, con un patrimonio che rappresenta complessivamente solo lo 0,5% del patrimonio dell’intero sistema: una ha rinviato la sua decisione; l’altra non ha aderito al Protocollo in quanto non ha condiviso l’articolo relativo alla diversificazione del patrimonio; la terza si è pronunciata negativamente.


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