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Cooperazione & Relazioni internazionali

La pubblicità anti islam va sui bus

Su 84 bus di Philadelphia la campagna dell'organizzazione filo israeliana The American Freedom Defense Initiative che accusa l'Islam di fomentare l'antisemitismo.

di Martino Pillitteri

L’odio islamico verso gli ebrei è nel Corano. Recita così lo slogan della “pubblicità/campagna diffamatoria” che da mercoledì appare su 84 bus di Philadelphia. A sostegno della tesi la foto di Adolf Hitler a colloquio con il Mufti di Gerusalemme Amin al-Husseini. 
«Stiamo rispondendo a campagne antisemite e annunci anti-israeliani presenti nelle principali città di tutto il paese. Le bugie devono essere contrastati con la verità» ha spiegato Pamela Geller, la fondatrice di  The American Freedom Defense Initiative (AFDI), l'oragizzazione filo israeliana che ha ideato e sponsorizzato la campagna. L'AFDI, si lege sul suo sito, è impegnata a contrastare con azioni giudiziarie culturali e propagandistiche gruppi o individui intenti a smantellare le  libertà e i valori fondamentali.

La comparsa della pubblicità sui fianchi dei bus, nonostante l’opposizione da parte dell’azienda che gestisce i trasporti di Philadelfia, la Septa, (Southeastern Pennsylvania Transportation Authority), e le accese proteste del sindaco e delle autorità religiose locali, ha avuto lo scorso 11 marzo il lascia passare da una sentenza di un giudice federale che ha imposto alla Septa di non opporsi alla volontà del "cliente".

L’AFDI non è nuova a queste performance. La stessa campagna era apparsa su 20 bus di Washinton lo scorso maggio.


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