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“Un giorno in dono” diventa nazionale

Dopo la fase sperimentale milanese, il progetto di Ubi Banca, in collaborazione con la fondazione Sodalitas, avrà respiro nazionale. Così tutti i dipendenti del gruppo potranno donare un proprio giorno di ferie mettendosi al servizio di un'attività sociale. I più il corrispettivo della paga prevista per la giornata di lavoro del dipendente verrà devoluta in beneficienza

di Redazione

Innovazione sociale, vocazione territoriale e incentivi al non profit. Sono questi gli assunti con cui Ubi Banca, in collaborazione con la Fondazione Sodalitas, ha presentato il progetto “Un giorno in dono”. Progetto che, in realtà, ha già affrontato una prima edizione sperimentale nel corso della quale l’iniziativa è stata testata nella sua validità.

«Ubi nasce e si sviluppa nei territori», spiega il responsabile Retail Riccardo Tramezzani, «per favorire le eccellenze italiane. Il Terzo Settore rappresenta un ambito di sviluppo particolarmente interessante». La scelta di puntare al sociale non è casuale: «È una strategia», continua Tramezzani, «che mira a fare della nostra banca il partner di riferimento per le comunità cui il Terzo Settore si riferisce».

Una forma di collaborazione innovativa che Ubi Banca porta avanti sin dal 2013 a favore dell’innovazione sociale. Il progetto “Un giorno in dono” si sviluppa, così come il nome stesso suggerisce, attraverso la “donazione” dei dipendenti di un giorno di ferie che viene messo al servizio di un’attività di volontariato a scelta. Il corrispettivo della paga prevista per la giornata di lavoro del dipendente verrà devoluta in beneficienza. L’esperienza, che fino all’anno scorso era limitata alla provincia di Milano, quest’anno assumerà un respiro nazionale e riguarderà 216 progetti di volontariato, 3500 dipendenti coinvolti e 29 città con le relative province per 64 giornate di volontariato tra aprile e giugno.

«È stato fondamentale», sottolinea Mario Napoli, responsabile delle Risorse Umane, «testare l’entusiasmo dei colleghi. Abbiamo così deciso di aprire la partecipazione al maggior numero possibile di volontari in tutto il Paese». L’aspetto organizzativo assume particolare importanza: «Grazie al contributo di Solidatas è stato possibile individuare le non profit che fossero in grado di offrire opportunità di collaborazione ai colleghi. Si tratta di uno spunto importante per accrescere il coinvolgimento dei dipendenti all’interno dell’azienda».

“Un giorno in dono” nasce quindi come progetto ragionato e studiato scientificamente. Un aspetto importate su cui è Ugo Castellano, consigliere d’Indirizzo della fondazione Sodalitas, a porre l’accento:] Una forma di collaborazione innovativa che Ubi Banca porta avanti sin dal 2013 a favore dell’innovazione sociale.


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