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Save the Children: due milioni i bambini colpiti dal sisma

Save the Children in campo con oltre 500 operatori. «Siamo particolarmente preoccupati per i 2 milioni bambini più piccoli che, per il forte freddo sono esposti al rischio di ipotermia» ha dichiarato il vice direttore della ong in Nepal Roger Hodgson

di Redazione

Migliaia di bambini e famiglie stanno dormendo in strada e in accampamenti di fortuna a Kathmandu e nelle altre aree colpite dal grave sisma in Nepal, nonostante le fredde temperature notturne e le forti piogge, con alto rischio per adulti e bambini di ipotermia, sottolinea Save the Children, l’organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti. Save the Children inoltre lancia l’allarme sull’urgente bisogno di medicinali per gli ospedali e le strutture mediche che stanno lottando allo stremo per soccorrere tutti i feriti.

Per chi è scampato al terribile terremoto che ha colpito il Nepal nella giornata di sabato 25 aprile e per il quale si temono 6mila vittime ora il rischio è l’ipotermia. A lanciare l’allarme Save the Children. «Siamo particolarmente preoccupati per i bambini più piccoli che, per il forte freddo sono esposti al rischio di ipotermia», come ha sottolineato il vicedirettore della ong in Nepal, Roger Hodgson.

Save the Children inoltre lancia l’allarme sull’urgente bisogno di medicinali per gli ospedali e le strutture mediche che stanno lottando allo stremo per soccorrere tutti i feriti. «Bisogna assolutamente portare aiuti alle giovani madri, ai neonati, ai bambini, con una particolare attenzione alle comunità più vulnerabili», aggiunge  Roger Hodgson.

Lo staff di Save the Children sul terreno riporta che sono 30 su 75 i distretti colpiti dal grave sisma, soprattutto nella regione occidentale e centrale, stima in quasi 2 milioni i minori che hanno bisogno di aiuto. 
Un team dell’organizzazione sta raggiungendo l’area circostante Kathmandu per fare un’analisi e valutazione dei danni e delle necessità.

 C’è bisogno urgente di acqua potabile, cibo, generi per il riparo e medicine. Gli aiuti stanno cominciando ad affluire ma sono ostacolati dai gravi danni subiti dalle infrastrutture.
Save the Children ha lanciato un massiccio intervento di soccorso attraverso un team di operatori specializzati in emergenza e voli carichi di aiuti stanno giungendo da tutto il mondo, inclusi Filippine e Dubai da cui sono in arrivo teloni che possono essere utilizzati come riparo d’emergenza, kit igienici e kit per l’acqua potabile.

Altri convogli della ong con tende, kit igienici e kit con generi di prima necessità per le famiglie sono stati spediti dai magazzini di Birgunj e Birathnagar e stanno raggiungendo Kathmandu per essere distribuiti nelle prossime ore.

 «I bambini più piccoli sono i più vulnerabili in una situazione di emergenza e per questo Save the Children provvederà a fornire anche 2.000 kit per neonati delle aree di Bhaktapur e Sindhupalchok per assistere le mamme e i loro bambini appena nati», prosegue Roger Hodgson.

«In Nepal Save the Children ha un team di oltre 500 operatori esperti e in gran parte hanno ricevuto un training per la risposta in emergenza», spiega Brad Kerner, operatore di Save the Children impegnato in queste ore negli aiuti al paese.

Per sostenere l’aiuto di Emergenza di Save the Children in Nepal:

numero verde 800988810
www.savethechildren.it/nepal


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