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Riforma, la prima discussione in Senato dura un quarto d’ora

Tutto bloccato per il conflitto di attribuzione fra Commissione Affari Costituzionali e Commissione Lavoro. Ecco come si sono schierati i partiti

di Redazione

È durata appena un quarto d’ora la prima seduta di ieri pomeriggio della discussione al Senato del disegno di legge delega sul Terzo settore. Il dibattito si è infatti subito incartato sul conflitto di attribuzione fra la Commissione Affari costituzionali (dove è stato incardinato il provvedimento) e la Commissione Lavoro, a cui appartiene il relatore Stefano Lepri.

A richiedere il trasferimento sono stati Forza italia col senatore Donato Bruno e il Nuovo Centrodestra che con il senatore Andrea Augello ha fatto sapere di « che le materie disciplinate dal disegno di legge n. 1870, afferenti principalmente ai servizi di utilità sociale, le organizzazioni socio-assistenziali, l'impresa sociale e i diritti dei lavoratori, siano di competenza della Commissione lavoro». Favorevoli a continuare l’esame in Affari costituzionali invece il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. Doris Lo Moro (Pd): « appare riconducibile alla competenza della Commissione affari costituzionali gran parte dei contenuti del disegno di legge, in particolare con riferimento al riordino e alla revisione della disciplina del Terzo settore, alla regolazione dell'attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso e alla disciplina del Servizio civile universale».  Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) ha anche auspicato che il ddl non sia « assegnato alle Commissioni riunite, dal momento che – come si è potuto constatare in altre occasioni – tale scelta, in ragione degli impegni che gravano sulle due Commissioni, è suscettibile di ostacolare l'esame del disegno di legge».

La parola ora passa alla Presidenza del Senato. Nel frattempo da calendario l’iter dovrebbe riprendere martedì e mercoledì prossimi in commissione Affari costituzionali. 


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