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Education & Scuola

Ultimatum per l’Anagrafe dell’edilizia scolastica

La aspettiamo da vent'anni. Il 22 aprile c'è stato un ennesimo rinvio. Sei regioni ancora latitano nell'inviare i dati. Cittadinanzattiva lancia una petizione online per chiedere che l'Anagrafe dell'edilizia scolastica venga pubblicata entro il 30 giugno, per avere davvero scuole sicure

di Sara De Carli

L’Italia ha quarantamila edifici scolatici, un patrimonio comune immenso ma spesso malmesso: il 40% ha una manutenzione carente, il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre gli interventi non vengono effettuati, più della metà delle scuole si trova in zona a rischio sismico e una su quattro in zona a rischio idrogeologico (dati Cittadinanzattiva).

Dal 1996 una legge prevede una mappa che fotografi lo stato di tutti questi edifici, in particolare le problematiche strutturali che essi presentano, la vulnerabilità sismica e tutte le situazioni di rischio. Dopo vent’anni l’Anagrafe dell’edilizia scolastica ancora non esiste, nonostante gli annunci governativi su #scuolebelle, #scuolenuove e #scuolesicure. Vero è che il Governo a gennaio ha fatto ripartire – dopo 17 anni! – l’Osservatorio sull’edilizia scolastica e che parte della colpa per il rinvio della presentazione dell’Anagrafe è dovuta al mostruoso ritardo (ma questo punto si potrebbe dire vergognoso disinteresse) delle regioni che non inviano i dati al Ministero: Sicilia, Sardegna, Lazio, Basilicata, Molise, e Campania.

Cittadinanzattiva ora ha lanciato una raccolta firme su Change.org, per invitare tutti i cittadini a far pressione sul Miur per l’immediata pubblicazione della Anagrafe dell’edilizia scolastica. La petizione è appoggiata da Unione degli Studenti, Movimento Studenti di Azione Cattolica, Federazione degli Studenti, Rete degli Studenti. «Lo scorso 22 aprile abbiamo assistito impotenti all’ennesimo dietro-front del Ministero dell’Istruzione rispetto all’annunciata pubblicazione dei dati, anche parziali, dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Per scongiurare la possibilità che al 30 giugno si verifichi l’ennesimo rinvio, lanciamo oggi questa petizione on line», ha spiegato Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva. «L’Anagrafe è uno strumento indispensabile perché le famiglie e i singoli cittadini, anche in relazione ai recenti e numerosissimi episodi di crollo, possano conoscere il reale stato di ogni scuola anche sotto il profilo strutturale, della manutenzione, degli investimenti previsti, dell’accessibilità, perché è uno strumento imprescindibile di programmazione degli interventi sulla base di criteri oggettivi e di urgenza già dai prossimi investimenti, pena il rischio di sprechi, di interventi secondari o inutili; per obbligare le 6 regioni inadempienti a mettersi in regola al più presto. Ad oggi sembra che Basilicata e Sardegna abbiano completato le proprie banche dati e li debbano solo riversare in quella del MIUR, mentre mancano notizie aggiornate su Lazio, Molise, Campania, Sicilia».

Insieme alla petizione è stata depositata anche una interrogazione parlamentare a risposta in Commissione (n.5/05463), presentata dall'onorevole Di Benedetto e da altri deputati del M5S. Cittadinanzattiva chiede inoltre che, a causa dei continui episodi di crolli nelle scuole, si acceleri l’approvazione di quanto previsto dal DDL 2994 (“la buona scuola”, ndr) in riferimento all'avvio di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti: «se i tempi di approvazione del Disegno di legge si dovessero allungare, chiediamo che venga stralciata l’intera parte riguardante l’edilizia scolastica, perché possa essere approvata velocemente ed attuata nel minor tempo possibile». 

In foto, il recente crollo in una scuola di Ostuni


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