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Education & Scuola

L’appello delle associazioni: «Il 5 per mille alla scuola non vada a scapito del non profit»

Otto grandi organizzazioni scrivono al Governo: «Se confermato, il testo rappresenterebbe un grave danno per tutto il non profit e vanificherebbe lo stanziamento dei fondi a copertura del fabbisogno del 5 per mille per il Terzo settore garantito con la stabilizzazione della misura a fine 2014»

di Redazione

Otto big del non profit italiano scendono in campo contro la formulazione del 5 per mille a favore degli istituti scolastici contenuta nel disegno di legge sulla Buona Scuola in discussione alla Camera. ActionAid, Airc, Aism, Emergency Fai, Telethon, Lega del Filo d'Oro e Save the Children Italia hanno divulgato in queste ore una nota in cui fanno presente come «nonostante nel corso dell’esame in Commissione Cultura si sia cercato, con la modifica della relatrice, di “non danneggiare il Terzo settore”, la norma, nella formulazione approvata, non risolve il problema della competizione tra gli enti del Non profit e gli istituti scolastici che riceveranno le scelte dei contribuenti/genitori. Pur avendo reperito fondi differenti per la scelta delle scuole pari a 50 milioni, non è stato previsto il meccanismo necessario per consentire ai cittadini contribuenti che la scelta nei confronti della scuola sia aggiuntiva rispetto a quella nei confronti di un Ente non profit».

Il testo attualmente approvato non prevede, infatti, «per le scuole un proprio e autonomo contenitore, come è avvenuto recentemente per il finanziamento dei partiti politici, dando modo ai cittadini di scegliere sia la scuola che l’Ente del Terzo settore che intendono premiare». In questo modo «se confermato, il testo rappresenterebbe un grave danno per tutto il non profit e vanificherebbe lo stanziamento dei fondi a copertura del fabbisogno del 5 per mille per il Terzo settore garantito con la stabilizzazione della misura a fine 2014».

 

«Le sottoscritte organizzazioni», conclude la nota, «si appellano quindi al Governo e al Parlamento perché il sostegno al mondo dell’istruzione non vada a discapito del Terzo settore: la scelta tra istituti scolastici ed enti non profit non deve essere un'alternativa».


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