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Cooperazione & Relazioni internazionali

Profughi: è ufficiale, l’Europa si muove

In base all'Agenda Europea sull'Immigrazione presentata ufficialmente oggi a Bruxelles saranno reinsediati in Europa 20 mila profughi richiedenti protezione internazionale. Il 9,94% andrà all’Italia. In Niger un corridoio umanitario. In allegato il documento illustrato oggi a Bruxelles

di Redazione

Le anticipazioni sull’agenda migranti dell’Eu sono state rispettate. Come ampiamento previsto, la Commissione Europea spinge per la redistribuzione obbligatoria dei migranti  tra i vari paesi dell’Unione.  Nella conferenza stampa di oggi a Bruxlelles si è fatto riferimento a 20 mila profughi richiedenti protezione internazionale provenienti da campi profughi di Paesi terzi. Di quella quota, il 9,94% andrà all’Italia. Nulla di fatto ancora sulle quote relative alla redistribuzione degli immigrati già sbarcati. Secondo fonti Eu, all’Italia spetterà l’11.84%. La diversità delle percentuali dipende dal fatto che ci sono due canali distinti: i reinsediamenti riguardano chi ha le caratteristiche per ottenere lo status di rifugiato ed è ospitato in campi profughi all’estero. Quello dei ricollocamenti è un canale per chi è o entra direttamente in Ue.

Per quanto riguarda le quote relative alla futura redistribuzione dei migranti che sono attualmente presenti in Europa, sono i 4 criteri di cui la Commissione europea tiene conto per definire la “chiave” per la redistribuzione: il Pil, il numero della popolazione, il tasso di  disoccupazione e il numero di profughi già presenti. In base a questi criteri, ha annunciato la commissione,  la Francia dovrà accogliere il14,17%, la Spagna il 9,10%, la Polonia il 5,64% e il nostro paese l’11,84%.

La Commissione propone anche di triplicare le capacità e i mezzi delle operazioni congiunte di Frontex, Triton e Poseidon, nel 2015 e nel 2016. Per quanto riguarda il bilancio, la Commissione assicura i fondi necessari per  2015: un totale di 89 milioni, comprensivo di 57 milioni per il fondo asilo, migrazione e integrazione e 5 milioni per il fondo sicurezza interna in finanziamenti di emergenza destinati agli stati membri in prima linea. Il nuovo piano operativo Triton sarà presentato a fine maggio.

Lo schema promosso oggi dalla Commissione dovrà passare l'approvazione dei governi nazionali, dopo di che una proposta di soluzione definitiva e permanente con indicazioni sulle quote da implementare anche per il futuro, sarà presentata dalla stessa Commissione entro la fine di questo mese.  

Capitolo Niger
In chiave blocco immigrazione irregolare, la Eu  ha anche formalizzato la volontà di rafforzare la missione civile europea in Niger in collaborazione con Acnur.  In questo paese, infatti,i transita il 90% dei migranti dell'Africa Occidentale verso la Libia. In Niger l'alto commissariato Onu per i rifugiati assiste circa 100 mila persona. Con l'aiuto dell'Acnur e del Niger, 20 mila profughi potrebbero essere trasferiti in aereo nei paesi europei. Si trattarà del più imponente ponte umanitario mai realizzato in Europa dai tempi dei profughi kosovari traferiti in Sicilia nel 1999.

Oltre le quote e le emergenze

Dall’Agenda Europea per l’immigrazione, la cui comunicazione ufficiale ottenuta da Vita.it si può leggere in allegato, emerge anche una forte presa di coscienza europea sulla nesessità di rivoluzionare e semplificare il sistema della concessione dei visti per migranti che vogliono studiare e investire le loro skills in Europa. L’EU, si evince dal testo, è definitivamente consapevole dell’impatto dei migranti qualificati sul sistema economico europeo. In agenda presso la Commissione, come già anticipato da Vita.it, la modifica del sistema della Blue Cards, il permesso di lavoro per migranti qualificati.

Dice la Mogherini

"Dividere le responsabilità in Europa significa acquistare credibilità e la collaborazione con l'Onu è essenziale se vogliamo risolvere il problema", ha detto Mogherini, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. L'Alto rappresentante ha sottolineato che "finalmente arriva una risposta europea, ed è una risposta globale, che coglie tutti gli aspetti del problema. Abbiamo proceduto in modo integrato e coordinato". Nelle ultime settimane, ha aggiunto Mogherini, l'Europa "ha compiuto passi da gigante" e, tra i provvedimenti adottati, c'è quello "di rafforzare la missione civile in Nigeria, dobbiamo affrontare la questione immigrazione anche prima che le persone arrivino in Libia. Dobbiamo rafforzare l'impegno con i paesi di origine delle migrazioni".  Solo così, osserva Mogherini  "riusciremo ad affrontare le cause alla radice dell'emergenza distruggendo le organizzazioni criminali e aiutando i migranti a fuggire dalle loro mani". Per quanto riguarda il nostro Paese, ha specificato  che sarà esonerata dal dover accogliere quote di nuovi profughi.

 

 

 

Foto: Getty Image


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