Welfare & Lavoro

Expo, inaugurato il Mobilty Center

L’evento è oggi altamente accessibile. «Il modo con cui si è affrontato il tema della disabilità, con la figura del disability manager, deve diventare un modello per tutti i grandi eventi», sottolinea Giovanni Merlo direttore di Ledha

di Lorenzo Maria Alvaro

Oggi a Cascina Triulza, il padiglione del sociale a Expo 2015, è stato inaugurato il Mobilty Center. Un hub di prenotazione di scooter elettrici e carrozzine a noleggio per le persone con disabilità che offre anche un servizio di officina e riparazione e un servizio navetta per portare i clienti dai gate in cascina. Si tratta dell’ulitmo passo di un percorso di collaborazione tra Expo e le associazioni. Ne abbiamo parlato con  Giovanni Merlo direttore di Ledha.

Nei giorni scorsi ci sono state alcune polemiche sull’accessibilità ad Expo. Lei cosa ne pensa?
Sono arrivato oggi a Milano ad Expo per la prima volta. Non ho mai visto un luogo pubblico con così tante carrozzine. So che è un discorso che non ha nessun valore statistico. Ma mi sono sentito rincuorato. Ho parlato con un gruppo di persone con disabilità in carrozzina proveniente dalla Repubblica Ceca cui ho chiesto se c'erano stati intoppi. Mi hanno detto che era tutto perfetto.

Quindi possiamo dire che Expo è accessibile?
Con l'inaugurazione del Mobility Center, che dà a chi ne ha bisogno la possibilità di noleggiare carrozzine e ausili alla mobilità, direi di sì. In questo modo si completa il percorso fatto con Expo e con gli enti locali sul tema dell'accessibilità alla Fiera. Oggi possiamo dire che si tratta di un sito ad alta accessibilità.

Quali sono state le altre tappe del percorso?
Il punto di svolta per il sito espositivo è stata l'istituzione della figura del disability manager, cioè di un interlocutore unico su queste problematiche. Ha voluto dire un'attenzione molto forte sul tema della disabilità che il sola rispetto delle norme non avrebbe garantito. Questo ha fatto mettere in piedi una lunga serie di risposte che rendono oggi Expo un modello di coinvolgimento delle migliori energie che noi abbiamo nel tentativo di rendere eventi come questo accessibili.

C’è anche il sito Expofacile
Certo. È un sito promosso da noi di Ledha che invece si occupa di tutto. Raccogliamo tutte le informazioni utili per le persone con disabilità per visitare non solo il sito espositivo ma anche Milano e la Lombardia. Il valore aggiunto è che attraverso il sito è possibile avere una consulenza personalizzata sulle proprie esigenze e richieste. Soprattutto se le risposte di cui si ha bisogno non sono reperibili sul sito o nel caso si voglia organizzare un percorso turistico in Lombardia. Un modo diverso che abbiamo noi, per promuovere i diritti delle persone.

Non ci sono quindi criticità da sottolineare?
Certo non tutto è perfetto. Una criticità, che abbiamo risolto, era proprio l'assenza del Mobility Center. È arrivato in ritardo, anche se a mio avviso comunque in tempi ragionevoli. Poi c'è il tema della richiesta del biglietto che ha tempi lunghi e alcuni passaggi burocratici complicati. Ma si sta parlando di piccole cose.


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