Attivismo civico & Terzo settore

WWF: norme più efficaci per i crimini contro l’ambiente

L'associazione ha accolto positivamente l’approvazione della legge che introduce nel codice penale i nuovi delitti ambientali. «Ora si costituisca un corpo specializzato di Polizia Ambientale. Solo in questo modo si può pensare di prevenire in maniera efficace i crimini»

di Redazione

Il WWF plaude all’approvazione della legge che introduce nel codice penale i nuovi delitti ambientali. Dopo troppi anni di ritardo, viene premiata finalmente la tenacia del WWF  che, spesso inascoltato, si è battuto affinché nel nostro ordinamento non fossero sanzionate con mere contravvenzioni le condotte lesive della salute dei cittadini e dell’integrità dell’ambiente. Semplici contravvenzioni che si sono rivelate in questi anni totalmente inadeguate a contrastare una criminalità, spesso anche mafiosa, in costante crescita nel settore degli illeciti ambientali.

Nel codice penale vengono ora previsti i nuovi reati di Inquinamento ambientale (con l’aggiunta dell’aggravante nel caso in cui ne derivino, quale conseguenza, la morte o le lesioni) e di Disastro ambientale, sia per dolo che per colpa, puniti con la reclusione sino ad un massimo di venti anni. Il legislatore ha inoltre  ritenuto opportunamente di introdurre meccanismi premiali (ravvedimento operoso, ripristino dello stato dei luoghi) che consentano di disincentivare il prolungamento delle condotte lesive e favorire la collaborazione con gli inquirenti.

La Magistratura, seppure con ritardo, può ora contare su strumenti adeguati per contrastare gli illeciti in campo ambientale. La guardia non può tuttavia essere abbassata: occorre recuperare il tempo perduto nei confronti di una criminalità in campo ambientale che non arresta la sua ascesa. Ciò soprattutto per il vantaggioso rapporto costi-benefici: massimo profitto criminale (stimato in circa 15 miliardi di euro l’anno) assicurato dalla pressoché totale impunità fino ad oggi garantita.

È questa la ragione per cui il WWF intende intraprendere nell’ambito dei provvedimenti attuativi della riforma della pubblica amministrazione una nuova battaglia: costituire un corpo specializzato di Polizia Ambientale. Solo in questo modo si può pensare di prevenire in maniera efficace e contrastare il crimine ambientale sempre più sofisticato e organizzato. 


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