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#EDD2015: Impresa e diritti umani, AVSI per una nuova etica del lavoro

Fondazione AVSI e Mazars, promuovono un incontro agli European Development Days, il più importante evento europeo dedicato alla cooperazione. Un lab durante il quale saranno presentati strumenti pratici per aiutare le aziende a promuovere e tutelare i diritti umani.

di Redazione

Ridurre i casi di mancato rispetto dei diritti umani e stimolare un reale cambiamento nel comportamento delle aziende. E’ questo l’obiettivo dell’evento di Bruxelles del 4 giugno organizzato nell'ambito degli EDD2015, durante il quale saranno presentati due strumenti pratici, realizzati indipendentemente dalla ong italiana Fondazione AVSI e Mazars, per aiutare le imprese prendere coscienza delle loro responsabilità e a tradurle in processi virtuosi che coinvolgano l’intera filiera produttiva.

Il brainstorming lab si terrà all’interno degli European Development Days, evento cardine dell’Anno Europeo dello Sviluppo sancito dall’Unione Europea. AVSI e Mazars puntano così a contribuire al dibattito sulla sostenibilità e a coinvolgere ancor più attivamente il settore privato nelle sfide dello sviluppo. A partire da un maggior dialogo tra i diversi attori della società civile, delle imprese e delle organizzazioni non governative e dallo sviluppo di un’etica del rispetto dei diritti che incida su trasparenza, affidabilità e comportamenti.

È venuto il momento di affermare un’etica del rispetto dei diritti umani che è, e dovrà essere sempre più in futuro, alla base delle attività delle imprese che formano l’ossatura fondamentale della nostra economia”, ha spiegato Alessandro Costa, esperto di diritto internazionale e cooperazione, docente dell’università Tor Vergata di Roma che ha curato il documento per Fondazione AVSI: “Imprese e diritti umani: percorsi verso la conformità delle PMI”. Un percorso pensato per le piccole e medie imprese, per permetter loro di adeguare le loro pratiche (compliance) alle norme sui diritti umani e propone efficaci metodi di due diligence.

AVSI e Mazars già da tempo hanno dato vita a iniziative di promozione dei diritti umani nel settore private, con la profonda convinzione che profit e non-profit possano collaborare assieme, e con successo, per gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.

Negli ultimi anni, si sono rafforzate le legittime pressioni nei confronti delle imprese perché rispettino i diritti umani in ogni passaggio e processo di produzione. Ciò vuol dire per una impresa dimostrare di essere in grado di continuare a lavorare, generare occupazione, ricchezza e crescita per l’intera società, senza intaccare dignità e benessere delle persone coinvolte.

Le stesse aziende hanno iniziato a promuovere iniziative di auto-regolamentazione delle proprie filiere, ma continua a permanere un certo scetticismo sulla loro efficacia. Proprio per venire incontro alla nuova necessità per le imprese di migliorare trasparenza e affidabilità delle pratiche, monitorare e gestire le responsabilità in materia di diritti umani, Fondazione AVSI e Mazars presentano a Bruxelles due strumenti innovativi, con l’obiettivo di dare alle aziende efficaci guide per analizzare l’impatto della loro filiera sul rispetto dei diritti umani e, dunque, di migliorarli, con una ricaduta potenziale sulla vita di milioni di persone.

Questo articolo è publicato nell'ambito di un partenariato tra VITA e le Giornate europee dello sviluppo.


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