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Le idee dei giovani salgono ai piani alti

Si chiama Mi030. Centinaia di ragazzi chiamati a discutere attorno a sei temi, in cima ad uno dei grattacieli più suggestivi del nuov skyline milanese. L’idea è di Stefano Boeri. L’appuntamento domani dalle 14,30

di Anna Spena

Chiedere ai ragazzi milanesi, tra i 15 e i 25, come sarà la Milano che vogliono vivere nel futuro: è questa l’idea di Mi030, l’iniziativa lanciata da Stefano Boeri. Tutte le idee raccolte in due mesi di incontri, da sei gruppi di lavoro, ciascuno con un tema preciso, saranno discusse domani dalle 14.30 alle 20.00 agli ultimi piani della Diamond Tower, il grattacielo più suggestivo del complesso di Porta Nuova. Per ogni argomento scelto è prevista una fase di discussione, una fase di restituzione delle idee più interessanti e una fase, finale e plenaria, di sintesi. L’ultimo piano, il 27esimo della Torre, “Piano Alta Quota”, sarà un piano di decompressione e riposo. Durante le ore di discussione diventerà uno spazio di ritrovo e di sintesi finale a conclusione della giornata. Davanti all’ingresso al piano terra verrà allestito un “Campo base” con un maxi schermo che proietterà in streaming le discussioni che si svolgeranno ai piani alti. L’accesso ai piani alti della torre sarà riservato innanzitutto a coloro che hanno meno di 25 anni. Gli altri visitatori potranno accedere alla torre fino all’esaurimento dei posti; oppure potranno seguire l’evento sul grande schermo posto all’ingresso sulla torre, o in streaming sui social, o ancora su YouTube.

Ecco i sei temi che verrano affrontati dai ragazzi di Mi030.

L’AMORE: come potrebbero essere nel 2030 le relazioni sentimentali, il rapporto fra femminile e maschile (ma anche le transizioni di genere), il sesso, le famiglie classiche e nuove, e anche l'amore come solidarietà sociale.

IL CORPO: il corpo è e sarà eternamente il protagonista dell’evoluzione. I temi relativi al corpo spazieranno dallo sport e alla pratica fisica, dalla salute e a tutto ciò che ci può migliorare, proteggere e curare, passando per il cibo di cui ci nutriamo, fino alla moda.

L’IMPRESA: senza il senso dell’impresa non ci sarà mai futuro. Il gusto del rischio, del rischio di impresa, in quali settori scorrerà? Quali mondi, quali saperi saprà trasformare in lavoro? Come saranno le nuove imprese individuali, e quelle condivise? Come sarà il lavoro? Se oggi abbiamo professioni che fino a cinque anni fa non esistevano e se altre più nuove spunteranno nei prossimi anni, quali saranno le professioni del futuro?

LA COMUNICAZIONE: nulla è cambiato e ancora cambierà così vertiginosamente quanto la comunicazione. Come diventeranno l'intrattenimento, i luoghi d’incontro, le tecnologie, la musica, i libri, tutti quanti i linguaggi che parliamo e parleremo?

L’EDUCAZIONE: come evolverà l’educazione, come saranno le scuole e le università? Come ci si immagina lo sviluppo della conoscenza, della cultura, della ricerca?

LA CITTA’: questa città, come possiamo farla diventare migliore di quella che è? Come vorremmo che fossero lo skyline, i modi di abitare, le case, i quartieri, le strade, i mezzi di trasporto, le infrastrutture.


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