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Morire di fundraising: lo scandalo dei call center che sconvolge Londra

Il Mail On Sunday accusa: molte charities si affidano a società senza scrupoli che utilizzano tecniche di pressione psicologica anche su anziani e malati per ottenere fondi. E la magistratura indaga sulla morte di una novantenne stroncata dalle troppe richieste di denaro

di Gabriella Meroni

Un'inchiesta in incognito del Mail On Sunday alza il velo su alcune sconcertanti pratiche di raccolta fondi utilizzate dalle maggiori ong inglesi, accusate di appaltare il fundraising ad agenzie senza scrupoli che non si fanno problemi a spremere soldi da pensionati centenari e malati di cancro.

Sul banco degli imputati – è bene sottolinearlo – non sono finite le strutture delle ong (tra le quali figurano Oxfam, Cancer Research UK e la Royal society for the prevention of cruelty to animals) ma società di call center come la Listen Ltd, che avrebbe insegnato ai propri operatori come convincere anche i poveri e gli anziani a donare, estorto numeri di cellulare a ignari passanti per poi bombardarli con insistenti richieste di denaro, rifiutato di eliminare dagli elenchi i numeri dei cittadini che ne avevano fatto richiesta in nome della privacy e stabilito che lo scopo delle telefonate doveva sempre essere quello di ottenere donazioni, con qualunque mezzo. Una giornalista si è infatti presentata per essere assunta come operatrice telefonica della società, e ha filmato il training.

Il quotidiano ha messo quindi online il video di un istruttore del call center che impartisce ordini da brivido ai suoi sottoposti, esortandoli a insultare chi non ha intensione di donare perchè è povero («Inventati un'altra scusa», è la risposta suggerita). E la magistratura sta indagando addirittura sulla morte di una signora 92enne di Bristol, Olive Cooke, deceduta subito dopo aver ricevuto insistenti telefonate e richieste di denaro dalla Listen Ltd. Il ministro delle Charities Rob Wilson ha esortato i giudici ad andare fino in fondo, mentre un'altra inchiesta sta per partire dagli uffici dell'organismo di controllo sule pratiche di raccolta fondi, il Fundraising Standards Board.

«La generosità dei nostri sostenitori è la linfa vitale della nostra organizzazione», ha dichiarato il direttore del fundraising di Oxfam, una delle ong citate nell’articolo. «Ringraziamo il Mail On Sunday per aver portato queste accuse alla nostra attenzione, tuttavia non è corretto scrivere che ci rivolgiamo a persone di 98 anni, come scritto nel titolo. Rivolgerci a persone vulnerabili non fa parte della nostra policy. Prenderemo molto sul serio le denunce e abbiamo sospeso tutte le attività sia con la Listen Ltd che con la Street Academy (un’altra società di call center sotto accusa, ndr), in attesa dei risultati dell’indagine».


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