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L’Unhcr lancia la campagna “Casa dolce casa”

Fino al 28 giugno prosegue la raccolta fondi dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per accendere i riflettori sui 50 milioni di persone costrette a fuggire dalla guerra in Siria, Iraq, Repubblica Centroafricana e Sud Sudan

di Redazione

La guerra e la violenza hanno costretto 50 milioni di persone a lasciare la propria casa a causa delle emergenze in corso in Siria, Iraq, Repubblica Centroafricana e Sud Sudan. Numeri drammatici e senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale. Vedere la propria casa bombardata o bruciata vuol dire vivere un trauma profondo, a cui segue la fatica e il pericolo della fuga forzata e la paura di non sopravvivere per la mancanza di un rifugio sicuro.

Ai rifugiati e agli sfollati che non hanno più un posto sicuro dove stare è dedicata la campagna di comunicazione e raccolta fondi “Casa Dolce Casa” che l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) lancia, fino al 28 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno.

«Per molti di noi la casa è una certezza ed è spesso sinonimo di calore e affetto. Senza avere alcuna colpa, invece, i rifugiati si ritrovano a perdere tutto ciò per cui hanno lavorato tutta la vita, la casa e tutte le sicurezze», dichiara Carlotta Sami, portavoce dell’Alto Commissariato per i Rifugiati. «È proprio a loro che dedichiamo questa campagna, a cui tutti possono contribuire. Donando al 45507 è possibile infatti fornire a migliaia di rifugiati e di sfollati in Siria, Iraq, Repubblica Centroafricana e Sud Sudan una tenda per 5 persone, un kit di pentole e una tanica per l’acqua, oggetti essenziali per sentirsi al sicuro in una situazione di emergenza».

In Siria, Paese entrato da poco nel quinto anno di guerra, circa 12 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari e 5,6 milioni subiscono le terribili conseguenze del conflitto. In Iraq 3 milioni di persone sono fuggite esauste e traumatizzate dalla violenza dei terroristi. Data l’escalation del conflitto, la maggior parte delle persone in fuga non può fare ritorno nelle zone di provenienza. Gli sfollati vivono in alloggi di fortuna che si sono costruiti da soli, o in centri collettivi, edifici in costruzione e scuole. Con quasi 3 milioni di persone in urgente attesa di aiuti umanitari, la Repubblica Centrafricana sta diventando tra le più grandi crisi dimenticate del nostro tempo. Nel corso degli ultimi 14 mesi, la violenza in Sud Sudan ha provocato l’esodo di più di 2 milioni di persone. Più del 60% di loro sono donne e bambini.

La campagna “Casa Dolce Casa” si può sostenere fino al 28 giugno con un sms solidale al 45507 dal valore di 2 euro inviato da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e CoopVoce o chiamando da rete fissa Vodafone e Twt oppure da 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. Con i fondi raccolti grazie alla campagna, migliaia di famiglie di rifugiati in Siria, Iraq, Repubblica Centroafricana e Sud Sudan riceveranno una tenda in cui sentirsi finalmente al sicuro dopo tanta paura, oppure un kit di pentole e stoviglie per cucinare un pasto o una tanica per trasportare l'acqua.


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