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I primi 40 anni di Fede e Luce Italia

Il movimento fondato nel 1971 da Jean Vanier e Marie-Hélène Mathieu celebra il suo quarto decennale con un pellegrinaggio che vedrà le 60 comunità italiane mercoledì 24 giugno in piazza San Pietro da papa Francesco e poi ad Assisi fino a sabato 27.

di Antonietta Nembri

Un compleanno in pellegrinaggio. E non poteva essere diversamente per una realtà come l’associazione Fede e Luce, ramo italiano di Foi e Lumière fondata nel 1971 da Jean Vanier e Marie-Hélène Mathieu durante un pellegrinaggio a Lourdes.

Fede e Luce in Italia compie i suoi primi 40 anni e per descriversi si definisce come «un movimento che promuove l'amicizia tra le persone con handicap, le loro famiglie e i loro amici. Da questo incontro nasce la gioia perché tutti siamo amati!». Era il 1975 quando nel primo pellegrinaggio a Roma Palo VI si rivolse ai ragazzi con disabilità mentale, ai loro genitori, ai familiari e agli amici che davano vita alle prime comunità, ricordando che Dio ama ciascuno così com’è perché «è prezioso ai suoi occhi».

«Fede e Luce è creazione di legami, di comunità, di amore; è legame, non solo tra persone che sono forti, sane, in buona salute, ma con chi è più debole, con chi è normalmente rifiutato», spiega Jean Vanier. «Questo è il dono di Fede e Luce: noi siamo legati da vincoli di amicizia gli uni agli altri, esiste un'alleanza tra coloro che sono più deboli e chi è stato chiamato a vivere con loro».

In questi quarant’anni i gruppi sono cresciuti, creando occasioni di incontri, festa, preghiera, ritiri spirituali e campi estivi nel segno dell’amicizia con chi è ritenuto più fragile.

Ora il movimento Fede e Luce celebra 40 di storia in Italia e le sessanta comunità presenti nel nostro Paese da Aosta a Palermo vogliono ricordare gli esordi e la loro storia facendo visita a papa Francesco. Per questo domani, mercoledì 24 giugno, parteciperanno all’udienza generale in piazza San Pietro. Con i pellegrini italiani saranno presenti anche i rappresentanti del movimento, presente in tutto il mondo, che provengono da Svizzera, Croazia, Israele, Grecia e Cipro. Con le mille persone del movimento ci saranno anche la cofondatrice Marie-Hélène Mathieu e il coordinatore internazionale Ghislain Du Chenè.

Ma Roma sarà solo la prima tappa di questo pellegrinaggio: dopo l’udienza con il Papa, infatti, la meta è Assisi. Ogni dieci anni, infatti, Fede e Luce Italia ha sempre festeggiato il suo compleanno ad Assisi; così i pellegrini il pomeriggio del 24 si trasferiranno nella città di San Francesco per ritrovare nei passi del "poverello" la sorgente di semplicità di rapporti che lega tra loro persone e comunità.

«Il pellegrinaggio che ci accingiamo a vivere tra Roma e Assisi, è un invito a celebrare i quarant'anni di Fede e Luce in Italia, quarant'anni di cammino che, per molti di noi significano volti, persone, luoghi, esperienze, legami che hanno arricchito e sostenuto i nostri passi. Alcuni di questi volti si sono incisi profondamente dentro di noi, alcuni luoghi ci sono diventati cari, alcune persone ora ci accompagnano dal cielo» osserva l’assistente nazionale don Marco Bove.

Il movimento, che di recente la Cei ha riconosciuto come parte viva della Chiesa cattolica, lavora perché le persone con disabilità mentali vedano riconosciuto il loro ruolo nella società e nella Chiesa stessa.

Dal 24 al 27 giugno, gli incontri saranno volti a fare festa e a riflettere attraverso relazioni e testimonianze. Tema delle giornate è "Coraggio, sono io", tratto dal Vangelo di Matteo, dall'episodio in cui Gesù ridona forza ai discepoli che, nella tempesta, perdono fiducia. Ad Assisi, la veglia di preghiera nella basilica Superiore (giovedì 25 alle ore 21) e la messa celebrata sabato 27 alle 9, in Santa Maria degli Angeli, dal vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino sono aperte a chiunque voglia incontrare Fede e Luce per conoscerne l'essenza.


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