Sostenibilità sociale e ambientale

Green&Circular Economy Alliance: un nuovo modello di economia sostenibile

Presentata a Bruxelles una piattaforma internazionale per lo sviluppo di progetti ad alto contenuto di innovazione tecnologica e finanziaria in un’ottica di circular economy. Risparmi potenziali per 630 miliardi di euro all’anno per il settore industriale e riduzione di gas serra del 70% al 2030 grazie ad un uso efficiente delle risorse a livello europeo

di Redazione

Promuovere un nuovo modello di economia ad "alta efficienza", dove tutte le attività produttive siano organizzate in modo più efficiente e sostenibile, nel quale i sottoprodotti mantengano il loro valore aggiunto il più a lungo possibile, attraverso il riutilizzo e il riciclo degli scarti di filiera. Questo l'obiettivo del Green&Circular Economy Alliance Officinæ Verdi, iniziativa che ha preso avvio a Bruxelles con un ciclo di incontri alla presenza dei rappresentanti delle Direzioni Generali Clima, Ambiente, Energia, Ricerca e Innovazione, Politiche regionali e urbane della Commissione Europea.

L'Italia è uno dei Paesi dell'Unione Europea dove il costo dell'energia è più alto. A farne le spese sono soprattutto le imprese, che pagano l'elettricità il 45% in più rispetto ai loro competitor europei (dati Eurostat 2014, rapporto Italia – EU 28). Va un po' meglio per le famiglie, che tra gas e luce spendono per l'energia un 21% in più rispetto alla media europea (elaborazione Officinæ Verdi su dati Eurostat 2014).

Secondo quanto emerso in occasione della presentazione della Relazione annuale dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, nel 2014 l'incremento delle misure per l'efficienza energetica ha generato in Italia un risparmio sulla spesa energetica di 2,7 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi a vantaggio delle piccole e medie imprese. Un passo importante per l'Italia, ma c'è ancora molto da fare. Un uso più efficiente delle risorse lungo l'intera catena di valore potrebbe, secondo la Commissione Europea, ridurre il fabbisogno di fattori produttivi materiali del 17-24% entro il 2030, con risparmi per il settore industriale dell'ordine di 630 miliardi di euro l'anno, una riduzione di emissioni di gas serra del 70% al 2050 (stima Club of Rome 2015) e un incremento del 4% annuo di Pil.

«C'è bisogno di un paradigma economico nuovo, focalizzato sull'innovazione tecnologica per il recupero di efficienza non solo energetica», ha dichiarato Giovanni Tordi, amministratore delegato Officinæ Verdi, Energy Efficiency Investment Group di UniCredit, «perché quello che abbiamo conosciuto negli ultimi 150 anni di vita industriale ha prospettive di crescita insostenibili. Per questo abbiamo lanciato da Bruxelles il progetto Green&Circular Economy Alliance con il quale intendiamo promuovere e diffondere un nuovo modello produttivo "trasversale", con un focus prioritario sull'energia, sui sistemi efficienti di utenza e sullo sviluppo delle smart grid, in piena coerenza con le politiche comunitarie».


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