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In arrivo la mappa delle “culle per la vita”

Sono una cinquantina in Italia le culle dove le donne che non possono tenere il proprio figlio possono lasciare in sicurezza un neonato, mantenendo l'anonimato. AiBi si accinge a pubblicare una mappa completa di dove trovarle. Mentre Linklaters contribuirà al progetto di aprirne una anche a Milano

di Redazione

Linklaters, uno studio legale internazionale, ha scelto di sostenere la “culla della vita” di AiBi, per andare incontro alle tante giovani mamme che vogliono dare un’opportunità di vita e di futuro ai loro figli, pur non volendo o potendo diventare mamme.

Linklaters lo scorso 18 giugno ha visitato la “Family house” di Ai.Bi. a Milano e deciso di sostenere la realizzazione della culla per la vita che avrà sede nella struttura milanese. «La culla è un’iniziativa che vuole dare una alternativa di vita è incapace di gridare al mondo la sua voglia di vivere», dice Marco Griffini, presidente di AiBi.

Ma cosa sono le culle per la vita? E quante sono? In Italia se ne contano una cinquantina ma purtroppo manca ad oggi una loro mappatura di facile consultazione e accessibilità. La pubblicherà presto Ai.Bi., in modo da agevolare la donna che potrà così consultare l’elenco e scegliere quella più vicina.

Come funziona la culla termica? Premendo un pulsante è possibile far aprire la nicchia, depositare il neonato e allontanarsi mantenendo l’anonimato assoluto. Le telecamere infatti rilevano solo la presenza del neonato all’interno del vano e, attraverso un sensore, segnalano la presenza del bambino al personale sanitario. La culla per la vita è poi dotata di una serie di dispositivi – riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo 24 ore su 24 e rete con il servizio di soccorso medico – che permettono il pronto intervento per la salvaguardia del bambino.

Foto di copertina Getty Images