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Cooperazione & Relazioni internazionali

L’Euro narrato dai muri di Atene

Le strade di Atene piene di murales tutti anti Europa. Immagini che fanno il giro del mondo. Guarda la gallery delle immagini. Ma c’è chi sospetta che sia un fenomeno poco spontaneo…

di Giuseppe Frangi

«Atene è una delle capitali europee più dinamiche e attive sul piano della street art. Persino le autorità statali l’hanno supportata – principalmente grazie alla loro inadeguatezza ad affrontare il “problema”», così ha scritto sul suo blog il giornalista freelance greco Kostas Kallergis.

L’aspetto politico, è tradizionale nell’attività degli strette artist greci, ma il numero dei graffiti è aumentato esponenzialmente dall’inizio della crisi. Il motto di Kallergis è semplice ed efficace: «Un muto pulito nasconde una coscienza sporca». Slogan preso alla lettera anche da tanti artisti che sono arrivati in particolare ad Atene da altri paesi europei.

Ad esempio il murale più famoso, la cui immagine ha fatto il giro del mondo, quella del funerale dell’euro, con le banconote ingigantite che sono trasformate in un feretro è firmata da un artista francese, Goin. Sono anche molto reattivi i graffitari greci: già nelle strade di Atene è apparsa un’immagine che mestamente richiama l’inutilità del prossimo referendum.

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Ovviamente l’obiettivo principe della street art ateniese è l’euro, che nell’immaginario popolare è il vero simbolo di tutte le disgrazie che hanno colpito il paese: una gigantesca moneta zero euro campeggia in una strada della capitale.

Ma quello che ha tutte le apparenze di fenomeno spontaneo, in realtà è un’attività favorita dalle autorità, con funzione di spostare il tiro per la responsabilità della situazione su fattori esterni a chi governa. «Vogliono abbracciare la street art, neutralizzarla e controllarla. E’ un modo per spezzare il nostro spirito», ha dichiarato l’artista Charitonas Tsamantakis al sito valigiablu. «L’intero sistema funziona in modo sbagliato. Noi siamo qui per cambiare le regole».


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