Welfare & Lavoro

La lezione ai bulli la fa il ragazzo Asperger

Negli Stati Uniti un ragazzo adolescente affetto da sindrome di Asperger, ha trasformato la denuncia del gruppo di bulli che l’hanno attaccato, in un’opportunità per fare informazione, combattere l'ignoranza ed educare i bulli a cosa significa vivere con una disabilità

di Redazione

Ha fatto il giro del mondo la storia di Gavin Joseph il teenager dell’Illinois, che ha dato una lezione di civiltà, perdono e civismo ad un gruppo di bulli che l’hanno violentemente attaccato. Affetto dalla sindrome di Asperger, pochi giorni fa, Gavin è stato ingannato da un gruppo di coetanei, che l’hanno invitato a seguirli, facendogli credere che volessero diventare suoi amici. Una volta soli, il gruppo ha iniziato a picchiare e insultare violentemente Gavin, accusandolo di essere strano, diverso dagli altri e “inquietante” per poi abbandonarlo a terra, da solo.

Dopo essere stato soccorso e aver identificato i bulli, Gavin, che ha riportato diverse contusioni, ma fortunatamente nulla di davvero grave, ha deciso però di non sporgere denuncia, chiedendo invece una “pena alternativa”, per questo ha chiesto che chi l’ha attaccato perché diverso, venisse obbligato a guardare un video, girato proprio da lui, su cosa significhi vivere con l’Asperger, e fosse poi obbligato a sviluppare una ricerca sull’argomento, intraprendendo inoltre un percorso ai servizi sociali, possibilmente lavorando con chi ha delle disabilità. A riportare la notizia il quotidiano britannico Daily Mail, che ha riportato le parole della mamma di Gavin, Cortnie Stone, “Ha deciso di non sporgere denuncia, ma ha richiesto che tutti siano mandati ai servizi sociali e che lavorino con persone disabili. Ha inoltre invitato tutti i ragazzi e le loro famiglie alla proiezione di un video fatto da lui, sulla sua vita quotidiana, così che tutti quanti possano capire i danni che hanno provocato attaccandolo, osservando quello che è successo dalla sua prospettiva.” Ha raccontato. “Non potrei essere più orgogliosa di lui e spero che questa sia una lezione per tutti.”


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