Politica & Istituzioni

Sapelli: «Senza Putin e Obama non si troveranno soluzioni»

Secondo l'economista l'Europa non è in grado di trovare un accordo. «In questa Unione funzionano solo i rapporti di forza. Senza un intervento americano e russo di moral suasion nei confronti dei Paesi baltici la situazione rimarrà in stallo»

di Lorenzo Maria Alvaro

Oggi c'è stata la rovente seduta del Parlamento Europeo dedicata alla Grecia. Alexis Tsipras, com'era prevedibile, ha attaccato i suoi predecessori e il susseguirsi di piani d'aiuto che anziché risollevare il Paese, lo hanno fatto precipitare nella recessione. Chiara la sua richiesta: «Voglio solo una riduzione del debito per restituire i prestiti e non essere sempre costretto a chiedere soldi». Una posizione condivisa anche dal segretario Usa al Tesoro, Jack Lew secondo cui il debito greco è “ora insostenibile”. L'emiciclo dell'unione è diviso nettamente tra chi propende per assecondare le richieste del premier greco e chi invece segue la linea del “no” irrevocabile tedesco. Per capire se sia possibile un accordo abbiamo parlato con l'economista Giulio Sapelli.

Professore, Tsipras nel suo speach ha citato l'Antigone di Sofocle: “il diritto vale più della legge”. Ma è vero?
Secondo Sofocle certamente. E secondo l'Antigone in particolare. Devo dire che il diritto nel sistema del Common Law effettivamente vale più della legge. In quel sistema infatti la società viene prima dello Stato. Ma una cosa di questo tipo oggi in Europa può sconvolgere perchè è invece un sistema di stampo germanico che vede i cittadini come sudditi. La Germania e i paesi baltici infatti considerano tutti i paesi economicamente più deboli come sudditi. In questo senso L'Antigone è un'obiezione enorme al potere tedesco in Europa.

Più passano le ore e più risulta evidente come il nodo dell'affaire greco sia politico e non economico. Eppure si continua a discutere in termini ragionieristici. Come si può fare perché si cambi l'approccio?
Non credo che si potrà fare. L'approccio non cambierà. Siamo in preda ad un fanatismo ideologico che parte dalle banche centrali dei Paesi e arriva fino alla Bce. È un modus contrario al liberismo a cui loro dicono di appellarsi. E può essere solo gestito da dei fanatici che si fanno sucidare come Hitler nel bunker piuttosto che arrendersi.

Dunque non c'è soluzione? Nessun accordo?
Senza l'intervento da parte di russi e americani nei confornti dei paesi baltici e della stessa Germani no. Solo con una loro opera di moral suasion si potrebbe sbloccare la situazione.

Lei ritiene che l'Europa avrebe bisogno quindi di una sorta di tutoraggio esterno?
Servirebbe un comitato internazionale, che comprenda Russia, Usa e Cina, che studi il debito pubblico greco e le misure per falra finita con questo ampliamento delle diseguaglianze tra stati membri. Se si porta la questione fuori dalla Ue si torverà facilmente una via d'uscita.

Lei annovera tra i partecipanti anche la Russia. Non è folle fare sanzioni ad un Paese che potrebbe essere molto utile?
Io lo scrivo da anni. La quesitone greca comincia in Bosnia, passa per la Macedonia e va fino a Mosca.


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