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Economia & Impresa sociale 

L’8 per mille premia la Chiesa, dal 2 per mille schiaffo ai partiti

Secondo i dati del Ministero delle Finanze, la maggior parte delle risorse sono andate alla Chiesa di Roma, scelta dal 37% dei contribuenti per un miliardo di euro. Il 7% ha devoluto l’8 per mille allo Stato e solo il 2% ai partiti

di Redazione

Oltre un miliardo alla Chiesa cattolica, appena 325mila euro ai partiti politici. All’8 per mille sono andate le scelte di 18.929.945 contribuenti (su un totale di 41.320.548 mln) per un totale erogato di 1,245 miliardi, secondo i dati riferiti ai redditi 2011 ripartiti nel 2015, e riportati dalle tabelle del Dipartimento delle Finanze. Guardando alle scelte fatte dai contribuenti, la maggior parte delle risorse e cioè oltre 1 miliardo sono andate alla Chiesa cattolica selezionata dal 36,75% dei contribuenti.

Il 7% ha preferito invece lo Stato (195,6 mln), seguito dalla Chiesa Evangelica valdese (1,46%) per 40,2 mln. L’Unione Comunità Ebraiche italiane ha ricevuto invece 5,8 mln dallo 0,21% dei contribuenti; la Chiesa Evangelica Luterana 4,1 mln (dallo 0,15%), le Assemblee di Dio in Italia 1,5 mln (dallo 0,12%). Poco più di 2,3 mln sono andati all’Unione Chiese cristiane avventiste del 7 giorno (lo 0,08%). In un confronto con gli anni precedenti, le percentuali restano più o meno invariate e così pure gli importi.

Sono appena 16.518, su un totale di 40.989.567, i contribuenti che hanno effettuato la scelta di destinare il due per mille dell’Irpef al finanziamento di un partito politico. In totale, la raccolta basata sulle dichiarazioni 2014 (redditi 2013), si ferma a 325.711 euro per una base Irpef imponibile corrispondente pari a 162.855.625 euro. La classifica per partito, diffusa dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, vede in testa il Pd, scelto da 10.157 contribuenti per un incasso pari a 199.099 euro. Seconda, distaccatissima, è la Lega Nord, con 1.839 scelte valide e 28.140 euro. Chiude il podio Sel, con 1.592 contribuenti e e 23.287 euro. Incassa 24.712 euro, sebbene con sole 829 scelte (ma una basa imponibile più alta) Forza Italia. La classifica degli incassi prosegue con la Sudtiroler Volkspartei che raccoglie 511 scelte e 16.600 euro. Poi, il Psi con 591 contribuenti e 9.686 euro, Fratelli d’Italia con 510 e 9.326 euro, Scelta Civica con 156 e 7.102 euro, Union Valdotaine con 180 e 4.017 euro, Udc con 114 e 30.84 euro. Chiude la lista il Partito autonomista tirolese con 39 scelte e 656 euro. Insomma un “flop” per le forze politiche. Sono, infatti, solo sedicimila e cinquecento, su una platea di quasi 41 milioni, i contribuenti italiani che hanno deciso di destinare il due per mille ai partiti politici nelle dichiarazioni dei redditi 2014 (redditi del 2013).


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