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Il caso Volpe scuote il Senato. Endrizzi (M5S): “subito un’interrogazione parlamentare”

Svelato l'autore materiale del disegno di legge sull'azzardo che vede come primo firmatario Franco Mirabelli (PD): è Italo Volpe, magistrato in aspettativa ora ai Monopoli. Lo stesso Volpe sarebbe l'autore della Bozza-Baretta, sulla quale si è discusso per mesi senza venire a capo di niente. Bozza "che io mi sono limitato a ripresentare", afferma Mirabelli. Legislativo e esecutivo, regolati e regolatori si scambiano carte e si rimpallano ruoli in un'Italia sempre più simile a una bisca. E il M5S parte all'attacco, annunciando battaglia a tutto campo

di Marco Dotti

Tira una brutta aria in Senato. Dopo la presentazione di un disegno di legge sul "Riordino dei giochi " (leggi: azzardo di Stato) che vede come primo firmatario Franco Mirabelli, membro PD della Commissione Antimafia, qualcosa si è incrinato.*

"BELIN CHE VERGOGNA!"

"Azzardo, Mirabelli (Pd) vara ddl su slot. Ma è firmato dall’agenzia Monopoli", titolava venerdì 10 luglio Il Fatto Quotidiano online, riprendendo una nostra notizia.


"Azzardopoli: dirigente pro-gioco scrive leggi per Pd e Governo" si legge sul Blog di Beppe Grillo che, sul suo profilo facebook, come migliaia di italiane e di italiani non ha trattenuto un colorito: "Belin che vergogna!".

Sempre sul Fatto, stavolta di domenica 12 luglio, un commentatore preciso e attento come Dario De Toffoli ha scritto:

"Non ci sarebbe niente di male nel presentare un ddl sull’azzardo, la materia ha effettivamente bisogno di una regolamentazione. Il fatto è che sostanzialmente si tratta dello stesso testo del Decreto Baretta il testo proviene direttamente da un computer dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il file è del dirigente Italo Volpe. Sostanzialmente questi han presentato un ddl con un testo scritto direttamente da chi gestisce l’Azzardo di Stato, dallo “Stato-biscazziere” per intenderci".

IO VORREI, NON VORREI, MA SE VUOI…

"Non è uno scoop il suo". Il senatore Franco Mirabelli aveva ribattuto così alla mia critica di aver presentato un disegno di legge fotocopia, firmato per giunta da un alto funzionario dei Monopoli. Poi ha non solo ammesso, ma fatto da sé quel nome: Italo Volpe.

Su una cosa, però, il senatore Mirabelli (capogruppo PD nella Commissione Bicamerale Antimafia) non ha torto: nessuna volontà di scoop. Solo verifica dei fatti. E i fatti ci dicono – come lo stesso Mirabelli ha poi dovuto ammettere – che il suo disegno di legge è opera di un importante dirigente dei Monopoli, che però Mirabelli ha dichiarato contestualmente di "non sapere chi sia".


Peccato che giovedì – poche ore prima che scoppiasse "er pasticciaccio brutto" – quel dirigente, che risponde al nome di Italo Volpe, fosse seduto a pochi metri dallo stesso Mirabelli in Commissione Antimafia. E proprio a parlare di "gioco" e "legalità".

Eppure, il senatore non sa chi sia Italo Volpe, magistrato in aspettativa è Capo Ufficio Legislativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze, nonché degli affari legali dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Qui trovate il "Chi è Italo Volpe"

Volpe non è un dirigente qualsiasi, tanto che già nel gennaio scorso il M5S presentò un'interrogazione parlamentare per capirne il ruolo nell'affaire della riforma dell'azzardo legale.

LEGGI ANCHE

Blog di Beppe Grillo: "Azzardopoli: dirigente pro-gioco scrive leggi per Pd e Governo"

Il Fatto quotidiano: "Azzardo, Mirabelli (Pd) vara ddl su slot. Ma è firmato dall’agenzia Monopoli"

Dario De Toffoli, da "Il Fatto quotidiano": Gioco d’azzardo, a decidere sono le lobby. Il governo apra un tavolo di discussione sul ddl"

Lorenzo Maria Alvaro: "Mirabelli: 'Ecco come è nato il mio ddl sull’azzardo' "

Endrizzi (M5S) a PressGiochi: “Il pdl Mirabelli proviene dai Monopoli di Stato. Ma che garanzia possiamo aspettarci dall’ADM?”

In un documento dei Monopoli da lui firmato, nel settembre scorso Italo Volpe scriveva: "Ogni disposizione tendente a ridurre il numero degli apparecchi (come quelli tendenti ad introdurre disposizioni più restrittive in ordine alla distanza da luoghi sensibili), comportando una riduzione del gioco legale (che sovente si accompagna a un corrispondente aumento del gioco legale), provoca una riduzione del relativo gettito".

In sostanza, l'equazione "+ regolamentazione regionale no slot = minor gettito per lo Stato" è ciò che muove il ddl Mirabelli. Ed è su questo che Giovanni Endrizzi, portavoce al Senato del M5S, chiede di

Afferma Endrizzi che il testo di Mirabelli e colleghi (ma scritto da Volpe): "prevede una falsa e pericolosa mano tesa ai Comuni e alle Regioni. Le lobby dell'azzardo già due anni fa avevano annunciato un falso cambio di rotta, ipotizzando forme di compartecipazione premiali per i Comuni. Il solito trucco. Come funziona? Fallita a fine 2013 la bastonata diretta ai Sindaci No Slot dell'emendamento Chiavaroli (votato guarda 'casualmente'…. da Pezzopane e Mirabelli e altri firmatari della proposta di legge appena depositata uscita dal computer dei Monopoli ) arriva ora una carota amara da 200 milioni per cercare di far tacere i Comuni virtuosi, mentre intanto si vorrebbe toglier loro potere. Una mossa che Mirabelli tentò già mesi fa. Quanti Comuni dissanguati dai tagli alzerebbero ancora la voce se passasse questa norma?".

Sta di fatto che, ribadisce Endrizzi, nessun colpo di spugna sull'Italia No Slot verrà avvallato. Infatti, "non è possibile espropriare i sindaci e le regioni del diritto-dovere di difendere la salute e regolare questo mercato. Sono i livelli politici più vicini ai cittadini, più a contatto con le sofferenze".

Ora che le cose sono state messe in chiaro dalle parole dello stesso Mirabelli, Endrizzi e il M5S presenteranno presto una nuova nterrogazione parlamentare per compredere il ruolo di Volpe nella vicenda degli ultimi tentativi di modifica della regolamentazione dell'azzardo legale.

C’è una eccessiva concentrazione di poteri ai ministri e all’Agenzia per le Dogane e i Monopoli. Poteri a volte sottratti ai questori e ai sindaci. Dopo la salute, anche la sicurezza deve soggiacere alla bramosia dell’erario. Ora, a quanto pare, stendono anche i disegni di legge! In pratica questi poteri se li assegnano da soli. Ma che garanzia possiamo aspettarci dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli?.

Giovanni Endrizzi (M5S)

Come ricorda Endrizzi, "non molto tempo fa, dalle Dogane e Monopoli lanciarono un test di autovalutazione rivolto ai giovani. Coloro che non esprimevano gradimento per l’azzardo si trovavano bollati con giudizi come questo: ‘Ti manca solo una frusta tra le mani… lo spirito del bacchettone aleggia sulla tua testa!". O di spot come questo:

Immagine in copertina: il senatore Endrizzi e, nei riquadri, il senatore Franco Mirabelli, il sottosegretario Baretta e il dottor Italo Volpe.

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* Oltre a Franco Mirabelli, gli altri senatori firmatari, tutti del Partito democratico sono: De Biasi Emilia Grazia, Marino Mauro Maria, Amati Silvana, Astorre Bruno, Borioli Daniele Gaetano, Caleo Massimo, Cantini Laura, Fabbri Camilla, Mattesini Donella, Orru’ Pamela Giacoma Giovanna, Pezzopane Stefania, Rossi Gianluca, Saggese Angelica, Scalia Francesco, Sollo Pasquale, Tomaselli Salvatore, Vaccari Stefano, Manassero Patrizia, Di Giorgi Rosa Maria, Dirindin Nerina, Valdinosi Mara.


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