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Adozioni: in caso di blocco Paese, sarà possibile trasferire il mandato

NAAA e CIFA hanno sottoscritto un’intesa innovativa: un accordo in favore delle coppie nel caso in cui si presentino battute d’arresto in un Paese

di Sara De Carli

NAAA e CIFA hanno sottoscritto un’intesa a suo modo storica nelle adozioni internazionali. Dinanzi alle battute d’arresto impreviste nell’iter nei Paesi di origine, sui Paesi in cui entrambi gli enti sono presenti, le coppie potranno chiedere al proprio Ente di trasferire il mandato all’altro Ente, con costi contenuti e garanzie ben precise. Ad oggi invece chi volesse cambiare Paese o ente deve pagare daccapo tutte le spese e iniziare un nuovo iter, con tempi che si prolungano notevolmente.

«Si tratta di un accordo innovativo – afferma la presidente del NAAA, Maria Teresa Maccanti – che sarà possibile in quei Paesi con condizioni particolari e che non hanno la necessità di un deposito della documentazione. Speriamo che questa novità possa essere accolta con favore dalle coppie».

Gianfranco Arnoletti, presidente di CIFA aggiunge: «In un momento delicato per le adozioni internazionali crediamo che questo accordo possa almeno in parte venire in sostegno delle aspiranti famiglie adottive, nel caso in cui possano presentarsi battute d’arresto in un Paese o eventuali criticità».

Il NAAA nel primo semestre del 2015 ha accolti 58 bambini, con una proiezione che si aggira attorno ai 110 ingressi entro la fine dell’anno: numeri in linea con il 2014, se non leggermente superiori. I bambini adottati con il CIFA nel primo semestre 2015 sono invece 114, mentre gli inngressi del 2014 sono stati 261.

Foto BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images


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