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Anche i disabili contro il governatore siciliano Crocetta

L'Associazione Famiglie di Persone con disabilità, che conta 15 associazioni locali dislocate sul territorio regionale, denunciando la totale assenza di risposte concrete chiede: «Dove vanno a finire i soldi spesi in Sicilia per le persone con disabilità e per i loro genitori e familiari?» E annuncia per il 30 luglio a Palermo una mobilitazione generale per chiedere il rispetto dei diritti

di Redazione

Tra i tanti nodi che il governatore siciliano Rosario Crocetta deve affrontare in questi giorni c'è anche la denuncia delll'Associazione Famiglie di Persone con disabilità intellettive e/o relazionali, che è parte integrante dell’Unitaria Struttura Anffas Onlus Nazionale e conta in Sicilia ben 15 associazioni locali dislocate sull’intero territorio regionale.

«Dove vanno a finire i soldi spesi in Sicilia per le persone con disabilità e per i loro genitori e familiari?», si chiede il presidente di Anffas Onlus Sicilia, Giuseppe Giardina, che ha diffuso una nota per esprimere malcontento nei confronti delle Istituzioni Pubbliche Regionali e Locali, totalmente sorde alle tante sollecitazione del mondo associativo e del tutto assenti sui temi delle politiche attive in favore delle fasce più deboli. «Nascere disabili al Sud e, soprattutto in Sicilia, significa nascere disabili due volte! Questo non è più tollerabile», sottolinea.

L’emarginazione, la segregazione, la mancanza di pari ed opportunità sono gli elementi che ancora caratterizzano in negativo la qualità di vita delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari in Sicilia. Del tutto inapplicate leggi importanti quali: la legge 104/92 (legge quadro per L’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone “Handicappate”; la legge 68/99 (norme per il diritto al lavoro dei disabili); la legge 328/2000 (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali); la legge n. 18/2009 (Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità). Solo per citarne alcune!

Anffas Onlus Sicilia si chiede dove vanno a finire i soldi spesi in Sicilia per le persone con disabilità e per i loro genitori e familiari e come è stata gestita l’erogazione del Buono Socio Sanitario (istituito con la L.R. 31 luglio 2003, n. 10) visto che nella quasi totalità del territorio isolano gli Enti Locali, nonostante le pressanti richieste dei cittadini aventi diritto, stentano ad erogare tale misura economica.

Ma ci sono tante altre le domande che Anffas Sicilia pone al governatore Rosario Crocetta. Quanti e chi sono stati i Comuni siciliani che, incapaci di erogare il Buono, hanno dovuto restituire i finanziamenti ricevuti alla regione? Per quale motivo le richieste di predisposizione dei progetti individuali per le persone con disabilità ai sensi dell’art.14 L.328/00 nella maggioranza dei casi restano inevase, nonostante le copiose pronunce dei tribunali che condanno le Amministrazioni Locali ad ottemperare alla stesura del progetto individuale? Quali sono le modalità di attuazione degli interventi afferenti le risorse finanziarie del Fondo per le non autosufficienze che da un lato danno un flebile ristoro attraverso i piani assistenziali individuali per le persone con disabilità gravissime, ma dall’altro nulla si sa per le persone con grave disabilità che invece aspettano ancora l’esito dei loro piani assistenziali a valere sul F.N.A?

Altrettanto negativa è la situazione degli alunni e studenti con disabilità frequentanti le scuole di ogni ordine e grado in Sicilia con tante mancanze e insufficienze per quanto riguarda iPiani educativi individuali; l'assegnazione di insegnanti di sostegno specializzati; i servizi di trasporto scolastico; l’ assistenza specialistica all’autonomia e comunicazione e l’assistenza igienico personale.

Anffas Onlus Sicilia ha sempre denunciato i disagi delle persone con disabilità e loro famiglie facendosi portavoce delle loro istanze nei confronti delle istituzioni pubbliche, in linea con i principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. L'associazione ha richiesto decine di incontri alle istituzioni per confrontarsi su problematiche specifiche e proporre soluzioni idonee; ha inviato contributi scientifici su importanti atti di pianificazione e programmazione; ha inoltrato un documento in cui sono stati indicate le maggiori criticità vissute dalle persone con disabilità e loro famiglie, corredato da una raccolta firme con più di quattromila sottoscrizioni; ha perfino adito le vie legali contro le Istituzioni pubbliche quando gli atti da questi emanati risultavano fortemente lesivi dei diritti delle persone con disabilità; si è rivolta al garante regionale per la disabilità per rappresentare le proprie ragioni e chiedere il suo autorevole intervento presso le istituzioni regionali. Purtroppo le richieste di incontro non trovano risposta, i contributi scientifici non trovano applicazione, le criticità vengono ignorate, le sentenze non vengono rispettare. In altri termini le voci e le istanze delle persone con disabilità non vengono ascoltate!

Anffas Onlus Sicilia, le persone con disabilità e le loro famiglie, espressione della società civile organizzata che la stessa costituzione Italiana riconosce e sostiene, desiderano che le istituzioni pubbliche siciliane garantiscano la legalità a partire dalla corretta e concreta applicazione delle leggi esistenti e trasparente allocazione e gestione delle risorse. A tal fine Anffas Onlus Sicilia chiede: un adeguato stanziamento di risorse economiche ed un tavolo regionale di verifica sulla loro utilizzazione e monitoraggio degli esiti in termini di concreto miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari; un tavolo inter assessoriale, con la partecipazione attiva delle organizzazioni del terzo settore maggiormente rappresentative che ridisegni il sistema di welfare regionale e renda compiuto il sistema di integrazione socio-sanitaria; lo sblocco dei trasferimenti di natura finanziaria agli Enti Locali per l’erogazione dei servizi ai cittadini con monitoraggio della qualità ed efficacia delle spesa; la presa in carico globale e continuativa delle persone con disabilità e genitori e familiari su approcci e modelli esclusivamente basati sull’evidenza scientifica; la formulazione, per ogni persona con disabilità, di un adeguato progetto individuale ai sensi dell’art. 14 della legge 328/00; adeguate politiche sociali volte alla piena inclusione sociale delle persone con disabilita, pari opportunità e non discriminazione

Prendendo atto di quanto sopra e ritenendo che l’attuale stato di cose non sia più tollerabile, Anffas Sicilia proclama lo stato di agitazione di tutto il comparto della disabilità in Sicilia. Il primo evento si terrà a Palermo il 30 Luglio attraverso una mobilitazione generale di tutte le persone con disabilità e le famiglie Anffas a cui si auspica si aggiungeranno la generalità delle persone con disabilità e le loro organizzazione di tutta la Sicilia.