Attivismo civico & Terzo settore

Bruzzano, l’oratorio accoglie 90 profughi al giorno

Terminate le attività con i ragazzi, l'oratorio di Bruzzano apre le porte ai profughi, accogliendone 90 al giorno fino alla fine di agosto. Zero gli euro di finanziamento pubblico: hanno fatto tutto l'appello delle Caritas lombarde e la generosità di cento volontari, con il sostegno di Casa della Carità. L'insulsa domanda di Salvini trova così una bellissima risposta

di Sara De Carli

«Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?», aveva chiesto polemicamente Matteo Salvini lo scorso 17 giugno. Vita.it aveva provato a rispondere, contando circa 10mila migranti accolti nelle strutture legate alla Chiesa cattolica in questi anni, grazie a migliaia di servizi di prima necessità come mense, prestiti, dormitori e ambulatori messi in campo dalle sue 23mila parrocchie, dalle Caritas e da vari enti religiosi, con più di 6 milioni di pasti al giorno erogati. Ora però c’è anche un oratorio che può dare un numero esatto: «noi ne abbiamo accolti 101 e andiamo avanti».

L’oratorio in questione è quello di Bruzzano, parrocchia della Beata Vergine Assunta, a Milano. Terminate le attività estive con i ragazzi, dal 24 luglio a fine agosto l’oratorio si apre all’accoglienza dei profughi in collaborazione con la Casa della carità di Milano, all’interno di un progetto approvato dalla Diocesi di Milano e realizzato in accordo con il Comune e la Prefettura, che non prevede alcuna convenzione e nessun stanziamento di fondi da parte delle istituzioni cittadine. Tutti i costi verranno sostenuti dalla Fondazione Casa della carità di Milano, che ha messo in campo anche i propri operatori sociali, mediatori culturali e medici, mentre la parrocchia ha già raccolto l’adesione di un centinaio di volontari, per accogliere nel migliore dei modi fino a un massimo di 90 persone al giorno. Il sito web della parrocchia riporta in home page un tweet di Papa Francesco: «La testimonianza cristiana è concreta. Le parole senza l’esempio sono vuote» e sotto il documento "Il fenomeno migratorio e le comunità cristiane della Lombardia" scritto a inizio luglio dalle Caritas Lombarde. L’esperienza di Bruzzano ricalca in qualche modo il positivo “esperimento” del 2014 nella parrocchia dell’Annunciazione di Affori.

​In questi primi tre giorni, l’oratorio ha già accolto 101 persone provenienti da Nigeria, Somalia, Siria, Eritrea, Sudan, Senegal, Ghana, Togo e Gambia. «Pensiamo che l’accoglienza dei migranti sia compito delle istituzioni pubbliche, nessuna esclusa, ma siamo anche convinti che in questo momento straordinario sia necessario che la società civile faccia un ulteriore sforzo per garantire a queste persone un’ospitalità dignitosa e il rispetto dei loro diritti», ha detto don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, spiegando la decisione di aprire questo nuovo progetto d’accoglienza. «Per questo abbiamo deciso di impegnarci gratuitamente contando sul sostegno di tutte le persone che condividono quest’idea». In più, spiega, «la scelta di coinvolgere il territorio nell’accoglienza dei migranti, che troppo spesso viene percepita come un’emergenza e come tale suscita preoccupazioni e paure, non è solo dettata dall’esigenza di aumentare gli spazi di ospitalità. Come Fondazione, siamo convinti che il coinvolgimento della cittadinanza sia un valore aggiunto dal quale non possiamo prescindere».

Casa della carità ha lanciato una campagna straordinaria di sostegno per far fronte ai costi dell’accoglienza profughi a Bruzzano, chiedendo il sostegno di tutti i suoi donatori, dei cittadini milanesi e delle aziende che possono contribuire in tanti modi, come ha già fatto Milano Ristorazione che si è impegnata a fornire un certo numero di pasti. Sul sito della Casa è attivo un link per ogni donazione. C’è bisogno anche di biancheria intima per donna e uomo di taglia media, di scarpe e ciabatte, di pantaloni da uomo di taglia media, di materiale per l'igiene personale (doccia schiuma, shampoo, lamette…). Il materiale può essere consegnato presso l'oratorio di Bruzzano, in via Acerbi 12, a Milano, dalle 9 alle 21.

Foto CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images


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