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Bobba: «La Riforma rallenta? Noi l’anticipiamo»

È questo il senso della scelta del Governo di stanziare 200 milioni per le cooperative e le imprese sociali attraverso il Fondo Rotativo presa nell'ultima riunione del Cipe. A spiegarlo il sottosegretario Luigi Bobba, «una mossa del cavallo. Abbiamo anticipato un sostegno al credito che era già contenuto nella legge delega»

di Lorenzo Maria Alvaro

Sono 200 milioni, destinati a cooperative e imprese sociali. La decisione del Cipe, nell'ultima seduta straordinaria, è quella di creare attraverso il Fondo Rotativo, la possibilità per queste realtà di accedere al credito. «Un modo per dimostrare che ci teniamo alla Riforma del Terzo settore», sottolinea a Vita.it il sottosegretario Luigi Bobba.

Qual è la ratio della scelta?
La ratio era già contenuta in una articolo del disegno di legge delega in discussione al Senato. Di fatto è un provvedimento che anticipa la Riforma. Si tratta quindi di mettere le imprese sociali tout court, quindi sia cooperative sociali che imprese sociali, nella condizione di avere un sostegno nel credito, come già accade per le altre imprese. Quindi sul Fondo Rotativo per le imprese, che è un fondo generale promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Cassa Depositi e Prestiti, si è deciso di creare una sezione dedicata.

Ci sa già dire qualche altro numero oltre ai milioni stanziati?
Avrà un platea di circa 15mila soggetti. I prestiti avranno un tasso d'interesse dello 0,5 con la restituzione a 15 anni. Si potrà chiedere presiti non inferiori ai 100mila euro e non superiori ai 10 milioni

Una forchetta molto larga. Come si spiega?
Per la natura molto variegata di questo mondo che vede sia piccole realtà che grandi consorzi. Vuol dire che ci possono essere microprogetti come proposte imponenti.

Come funziona il tutto?
Il funzionamento è semplice: se un'impresa vuole chiedere un prestito per 500 mila euro, potrà chiederne metà a carico di questo fondo che farà anche da garante per l'altra metà delle risorse per le quali invece l'impresa dovrà rivolgersi al mondo bancario.

Le reazioni del Terzo settore sono molto positive. Un buon segno dopo la doccia fredda della Riforma…
È una buona notizia. Se c'è stato un qualche rallentamento nella legge delega intanto abbiamo fatto una mossa per portarci avanti. Stiamo dimostrando che a quella Riforma ci teniamo.


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