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La vacanza alternativa di cinque volontari in Ruanda

Partiti a metà agosto e guidati da un espatriato di Mlfm quattro uomini e una donna partecipano a un campo estivo e di solidarietà che li sta portando a scoprire il Paese e i progetti di cooperazione in corso

di Redazione

Sono partiti a metà agosto dall’Italia i cinque volontari che partecipano al campo estivo e di solidarietà Mlfm (Movimento Lotta Fame nel Mondo). Sono ormai giunti a metà del loro viaggio alla scoperta del Ruanda e dei progetti di cooperazione della ong. A sperimentare questa vacanza alternativa, all’insegna della condivisione e della solidarietà sono Agostino, Dario, Gabriella, Luca e Marco che, guidati da Omar Fiordaliso, espatriato Mlfm stanno scoprendo il piccolo “Paese della 1000 colline”.

Nel corso delle due settimane i cinque volontari hanno partecipato alle molte attività organizzate da Mlfm dalla visita ai progetti di cooperazione realizzati dal 1987 su gran parte del suolo ruandese, soprattutto acquedotti, infrastrutture idriche e centri per l’infanzia alla scoperta dei luoghi meravigliosi dell’Africa più profonda, come incantevoli paesaggi che vanno dalla savana del parco nazionale dell’Akagera con elefanti, zebre ed ippopotami, fino alle distese piantagioni di tè.

Due settimane per vivere a stretto contatto con la popolazione locale, cogliendo l’occasione per compiere un simbolico gesto di aiuto. Nel programma del viaggio sono previsti alcuni momenti di fare concreto, calandosi appieno nel clima della cooperazione internazionale e contribuendo alla mission dell’ong.

«Abbiamo dipinto le pareti della mensa e della cucina all’Orfanotrofio di Muhura, una struttura che ospita quasi 100 bambini senza famiglia» racconta Gabriella, torinese. «Stiamo girando il Paese in lungo e in largo e stiamo toccando con mano tutto quel che è stato fatto e c'è ancora da fare in un paese così bello, ma così difficile da vivere e con un passato che non si può dimenticare», aggiunge riferendosi al drammatico genocidio del 1994, che ha provocato un milione di morti. «Siamo immersi dai colori delle strade, dalla terra rossa e dai bimbi! Un'infinita schiera che appare ovunque e che ti ripaga con tanti sorrisi, impossibili da cancellare»

«È un paese che lascia senza parole» conferma Dario, di Corte Palasio. «Così come i progetti che Mlfm sta realizzando per le persone che lo abitano. Persone orgogliose, laboriose, che non chiedono mai niente se non un sorriso o un saluto. La nostra esperienza sta proseguendo al meglio, nel segno dello stupore e della conoscenza».

Profondamente affascinato dalla terra ruandese è anche Luca, di San Martino: «Le foglie verdi dei banani che ci dormiresti dentro; una casa, dolce casa, che emerge dalla terra come una collina di ruggine, come la terra e le strade». E conclude: «Ruanda è salita e discesa, è povertà, è una marcia incessante per una tanica di acqua, è frutta e verdura, ma Ruanda è anche un bambino. E con la giusta cooperazione (questa cooperazione), Ruanda è futuro».

Nella foto in apertura: Omar Fiordalisio, rappresentante paese Mlfm in Ruanda, nel parco Nazionale dell’Akagera, insieme ad Agostino, Dario, Gabriella, Luca e Marco.


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