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Settembre, torna il mese del volontariato

Anche quest'anno Aism dedica il mese di settembre a una campagna di informazione, sensibilizzazione e reclutamento di nuovi volontari

di Redazione

Studiano, lavorano hanno una famiglia ma riescono a trovare il tempo e tanto entusiasmo da dedicare ad una giusta causa: combattere la sclerosi multipla. Lo fa Roberto, impiegato in un supermercato, che da volontario forma altri volontari. Lo fa Federica, entrata in AISM attraverso Garanzia Giovani e pure Mariasole, che da settembre andrà all’università come studente ma già ora la frequenta per andare a fare informazione sulla SM. Lo fa Cristina che ha creato un gruppo di giovani volontari come lei e lo fa Claudia, che lavora a un call center ma è anche presidente di Sezione in AISM.

Sono tutte storie di volontari che scelgono di collaborare e “lavorare” insieme. «Contro la sclerosi multipla servono “supereroi”, persone straordinariamente normali, come te. Diventa volontario AISM», dice la campagna Aism, che dedica il mese di settembre ai volontari. In oltre 50 città italiane, per tutto il mese, le piazze e le Sezioni territoriali si popoleranno dei volti e delle storie dei volontari AISM, che parleranno della propria esperienza all’interno dell’Associazione, organizzeranno incontri di approfondimento sui temi della sclerosi multipla e illustreranno le attività di AISM.

I numeri

Aism conta già oggi circa 9.000 volontari, di cui 5.000 sono in associazione da 3 anni: sono mille nuovi volontari all’anno. A ottobre sono attesi inoltre circa 500 giovani in servizio civile sotto i 30 anni, che per un anno saranno impegnati in progetti al fianco di persone con SM. Nel 2014 sono stati 303 i volontari selezionati con il bando e avviati al Servizio Civile in AISM, a cui si sono aggiunti anche 8 giovani attualmente impegnati nel programma Garanzia Giovani e 22 nel servizio civile regionale in per Toscana.

I Volontari AISM vengono opportunamente formati per svolgere il loro ruolo. Vengono affiancati da volontari senior per trasmettere le conoscenze e le competenze e per costruire insieme le abilità che permettono ai nuovi volontari di diventare autonomi all’interno dell’Associazione. La struttura dedicata alla formazione per consentire ai volontari di agire in prima linea, è l’Accademia AISM, formata da professionisti del settore, che supporta il volontario nel percorso associativo con un programma di formazione adeguato: sono stati 639 i volontari formati nel 2014, con 79 corsi frontali effettuati su tutto il territorio e 28 corsi “a distanza”, attraverso una piattaforma online ad hoc.

Cosa fanno

I volontari sono cuore, anima, braccia di AISM: costituiscono infatti il 97% delle risorse AISM. Rappresentano l’entusiasmo, la voglia di mettersi in gioco e di impegnarsi per qualcosa di grande, per difendere i diritti di tutte le persone con SM verso la loro piena inclusione sociale. Ci si può impegnare in prima linea affermando i diritti delle persone con sclerosi multipla, partecipando alle iniziative di raccolta fondi, di socializzazione e di sensibilizzazione, affiancando le persone nella vita quotidiana ed erogando servizi rivolti alle persone con SM, come il supporto all’autonomia della persona o il supporto alla mobilità. Ma un volontario può agire anche dietro le quinte nell’organizzazione di servizi e nella gestione amministrativa, partecipare in prima persona alla formazione di nuovi volontari. Nell’era web 2.0 trova spazio e valore anche una rete fatta di scambio di informazioni e richiesta di interventi mirati: appelli e mobilitazioni viaggiano più veloci sul web. Ecco perché il volontario di AISM diventa, anche, un volontario “digitale”.

Due testimonianze

Giuliana. «Sono Giuliana, ho 22 anni, studio Giurisprudenza e sono una Volontaria AISM della Sezione di Provinciale di Messina. Tutto iniziò nel lontano 2008, quando seduta tra i banchi di scuola ascoltai dei ragazzi parlare dell’associazione e del progetto che volevano fare con noi. Decisi quindi di accogliere la sfida, di conoscere l’Associazione, di capire in che modo potevo fare la differenza. Iniziai dalla Raccolta Fondi e diventai parte attiva del gruppo YOUNG. Durante il mio percorso di crescita all’interno della Sezione, sono state tante le persone che ho avuto il piacere di conoscere ma ce ne fu una in particolare, che senza saperlo, mi fece innamorare di AISM. Ricordo il nostro primo incontro come se fosse ieri. Io 16 anni, lei Donna matura che conviveva con la SM da più di 30 anni… L’imbarazzo non mi permetteva di parlare, in fondo non sapevo proprio cosa dire, e si sa, a 16 anni forse non hai ancora chiare le priorità della vita. Lei mi guardo, mi sorrise, e in tutti i modi a lei possibili cercò di mettermi a mio agio, raccontandomi strani aneddoti della sua vita, fin quando mi disse una frase che cambiò il mio modo di vivere le cose da lì in avanti… Adesso sono Referente del gruppo Young, mi occupo della Raccolta Fondi e del Reclutamento di nuovi volontari e ho avuto il piacere di partecipare al gruppo YounGold. “Ricordati di sorridere sempre… anche quando pensi non ce ne sia motivo.. perché la vita è una, e niente può permettersi di toglierti il sorriso!”. Grazie alla Donna matura per avermi insegnato a sorridere!».

È bellissimo darsi alla vita per quel che capita ma è ancora più bello darsi, oltre che a sé stessi, anche agli altri.

Roberto

Roberto. «Sono Roberto ho 32 anni ed ho la sclerosi multipla. La malattia è una mia caratteristica, non un mio difetto. Ho scoperto la SM nel 2008. Un anno stressante per me iniziato con un incidente tra Natale e Santo Stefano. Mi hanno restituito la mia macchina dopo un mese. La mia “chicca” era parte di me per questo sono stato felice quando l’hanno riparata. Era il 27 gennaio. Il 31 gennaio sono stato assunto a tempo indeterminato e l’8 febbraio il primo sintomo di SM, diplopia. Seguirono altri sintomi. Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, faccio la risonanza magnetica, pagata da me per velocizzare la diagnosi: malattia demielinizzante, in arte Sclerosi Multipla. Immaginavo di avere la SM. Sono di origine sarda su 18 cugini 6 hanno la SM. Ogni 14 febbraio, quindi a San Valentino, faccio un viaggio per trasformare questo ricordo. Conoscevo l’AISM? Sì, compravo sempre in piazza le mele e le gardenie. Ma appena ricevuto la diagnosi non credevo nell’Associazione e nel supporto che poteva darmi. La conoscevo ma l’evitavo, anzi remavo contro. Sarà stata la rabbia per la malattia. Finché in palestra ho parlato con una ragazza. Era psicologa all’AISM. Mi ha introdotto in un gruppo di auto aiuto e da lì sono rimasto in sezione come volontario a tutto tondo. Sono Segretario Provinciale, referente per i volontari, incaricato Young e formatore territoriale junior. Un appello ai giovani che vogliono avvicinarsi al volontariato? È bellissimo darsi alla vita per quel che capita ma è ancora più bello darsi, oltre che a sé stessi, anche agli altri. Essere utili agli altri vuol dire mettere a fattore comune le proprie doti e le proprie peculiarità. Io in un’altra vita professionale ero un formatore. In sezione mi occupo appunto di formare altri volontari. Questo mi riempie di gioia ed è una bellissima esperienza ed è questo che voglio trasmettere ai giovani».