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Cooperazione & Relazioni internazionali

Dopo l’Islanda, la Germania: la gente apre casa ai rifugiati

Boom di richieste per un sito che mette in contatto profughi e persone disposte ad affittare loro una stanza di casa. In pochi mesi sono raddoppiati i tedeschi che vogliono essere più solidali del loro governo

di Gabriella Meroni

Non ha ancora le dimensioni dell'Islanda – dove 12mila cittadini si sono detti disposti a ospitare in casa un rifugiato – ma l'onda della solidarietà spontanea verso i profughi siriani ha raggiunto anche la Germania. Qui, come riportato da vita.it lo scorso marzo, una coppia di giovani, Mareike Geiling e Jonas Kakoschke, rispettivamente 28 e 31 anni, dopo aver preso in casa con loro un rifugiato maliano hanno creato un sito dove altri cittadini possono offrire ospitalità a un richiedente asilo, trattandolo né più né meno come un coinquilino qualsiasi. Una sorta di Airbnb solidale, come l'ha ribattezzato la stampa, che in pochi mesi ha visto raddoppiare il numero di ospitanti, passati dai 400 di marzo agli 800 di oggi.
Certo, le procedure anche in Germania non sono semplici, e finora proprio a causa delle pastoie burocratiche solo 26 persone hanno effettivamente trovato casa. Ma la rete di Flüchtlinge Willkommen (Refugees Welcome) continua a espandersi, e i fondatori sono convinti che prima o poi anche le autorità daranno loro ascolto. Già oggi circa un terzo degli affitti andati a buon fine vengono corrisposti dai servizi sociali della città in cui risiedono i cittadini che hanno messo a disposizione le loro case, mentre il resto è coperto dalle donazioni che arrivano al sito o con il crowdfunding. Per iscriversi occorre avere alcune caratteristiche: offrire ospitalità per minimo tre mesi, e avere a disposizione una camera da letto a uso esclusivo del rifugiato.


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