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Insegnanti di sostegno, in arrivo una nuova consultazione

Più sport, più attenzione alle disabilità intellettive, un occhio anche sull'Università. Queste le priorità del nuovo Osservatorio per l'inclusione degli alunni disabili secondo Raffaele Ciambrone, il dirigente del Miur responsabile dell'area disabilità. E tanto lavoro per definire i contenuti delle deleghe, senza schemi precostituiti.

di Sara De Carli

Pochi giorni fa il Miur ha ricomposto il nuovo Osservatorio per l'inclusione degli alunni disabili, individuando nuovi componenti. L’Osservatorio è uno strumento importante, ma in questo momento il suo ruolo è ancora più rilevante, dato che la legge 107 dà al Governo la delega di “ripensare” l’architettura operativa dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. In questa intervista Raffaele Ciambrone, dirigente dell’Ufficio VII – Disabilità del Miur, spiega tutte le novità in vista.

Partiamo da un’osservazione: nel nuovo Osservatorio pare manchino del tutto esperti delle disabilità più gravi. Perché questa scelta? Non ritiene sia una lacuna da colmare? Alcuni hanno rilevato che l'Osservatorio, come la realtà, in questo modo espelle i più gravi dalla scuola, risospingendoli verso le scuole speciali. È così?

Uno dei temi che sarà tra le priorità dell’Osservatorio è proprio quello delle disabilità intellettive, tra le quali troviamo i casi più gravi di disabilità, e tra queste l’autismo nelle sue forme più severe. Anche l’azione del MIUR si sta orientando in tale direzione, tanto che è stato avviato un progetto sperimentale in 13 scuole che si estenderà a tutta Italia, già finanziato con un milione di euro, con l’apertura di “sportelli per l’autismo” in ogni provincia. Quanto alla presenza di esperti sulle disabilità più gravi, nella Consulta dell’Osservatorio sono rappresentate tutte le maggiori associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari e certamente potrà venire da loro un contributo prezioso, come già nel passato. Ma anche nel Comitato tecnico dell’Osservatorio sono riuniti esperti delle disabilità intellettive (da Giovanna Gambino, neuropsichiatra infantile e Garante per la disabilità della Regione siciliana a Carlo Hanau, figura ‘storica’ di riferimento per il mondo dell’autismo, a Lucio Cottini, Presidente della Società italiana di Pedagogia speciale e massimo esperto in Italia sulla didattica speciale per alunni con disturbi dello spettro autistico). In ogni caso, è prevista la convocazione di esperti su tematiche specifiche e l’istituzione di tavoli di lavoro ad hoc. È importante però sottolineare che l’Osservatorio del MIUR è dedicato all’inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità: ciò significa che oltre le necessarie conoscenze scientifiche ed il prezioso contributo proveniente dall’ambito clinico, occorre focalizzare l’attenzione sulle competente psicopedagogiche e didattiche, affinché il diritto allo studio di alunni e studenti con disabilità si realizzi sempre più pienamente.

Per la prima volta nell'Osservatorio entrano un rappresentante del Cnudd e del Cip. Cosa dice questa scelta in ordine al "perimetro" d'azione dell'Osservatorio? Sarà potenziato nelle scuole lo sport per tutti?

L’Italia è il Paese che ha una tradizione di eccellenza nell’inclusione scolastica, essendo stato il primo al mondo ad abolire le classi speciali e a promuovere l’integrazione degli alunni con disabilità nelle classi comuni. È anche il Paese dove abbiamo il maggior numero di studenti disabili nelle università (circa l’1% della popolazione studentesca), con livelli elevatissimi di qualità dell’integrazione. Questa eccellenza va valorizzata, mantenendo alta l’attenzione anche sulle problematiche che possono insorgere in ambito universitario. Da qui la scelta di includere il CNUDD nell’Osservatorio. Quanto allo sport, la partecipazione del CIP Comitato Italiano Paralimpico è l’esito di un processo già avviato con progetti sperimentali che intendiamo rafforzare e diffondere. In particolare ricordo il progetto “L’integrazione attraverso lo sport”, che ha visto anche la collaborazione della prof.ssa Milani del CIP ed è stato sperimentato sia con sport d’acqua che con sport invernali. Ne è nata anche una pubblicazione, disponibile a tutti on line sul sito del Convitto Cesare Battisti di Lovere.

Il vecchio Osservatorio, se non erro, non si riuniva da circa di un anno. Con che frequenza pensate di convocare l'Osservatorio?

Almeno bimestrale. Ma in questa prima parte dell’anno scolastico l’Osservatorio sarà riunito con maggiore frequenza, anche tramite la partecipazione a tavoli tecnici e gruppi di lavoro specifici per contribuire a definire i contenuti della delega sull’inclusione scolastica, prevista ne “La Buona Scuola”.


L'Osservatorio e le associazioni che lo compongono potranno quindi dare un reale contributo a definire i contenuti di cui riempire i nove punti della delega prevista dalla legge 107?

Assolutamente sì. Ricordiamo che tra i compiti istituzionali, previsti dal decreto di costituzione, rientrano proprio quelli relativi a “pareri su iniziative legislative e regolamentari” (art. 1 lettera e). Tra gli altri compiti ci sono il monitoraggio del processo di integrazione scolastica; accordi interistituzionali per la ‘presa in carico’ del progetto globale di vita e di integrazione degli alunni con disabilità, attraverso misure che sostengano la continuità educativa, l'orientamento scolastico e professionale, il collegamento con il mondo del lavoro; la piena attuazione del diritto allo studio e alla formazione degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali; la sperimentazione e l’innovazione metodologico-didattica e disciplinare.


Nelle settimane immediatamente precedenti l'approvazione della legge, la ridefinizione della figura e del ruolo dell'insegnante di sostegno è diventato un tema di discussione dei giornali generalisti, accompagnandosi a un acceso dibattito fra i sostenitori della proposta Faraone/Fish/Fand e chi invece non ne condivide le proposte, a cominciare dalla separazione netta delle carriere. Tornerà ad essere un tema caldo. Che cosa ha in mente il Ministero in proposito? La scelta per un modello è già stata fatta?

Nell’Osservatorio si discuterà anche di questo tema, e sarà un dibattito aperto senza schemi precostituiti. La composizione stessa dell’Osservatorio prevede la presenza di tutte le direzioni generali interessate – e tra queste quella del Personale scolastico – proprio per consentire l’approfondimento di tematiche che toccano competenze diverse all’interno dell’Amministrazione. Negli scorsi mesi si è acceso un dibattito i cui contenuti a volte non risultavano fondati su alcun documento ufficiale. Credo sia utile tranquillizzare i docenti in servizio comunicando che non potrà essere varata alcuna norma con valore retroattivo e pertanto le nuove disposizioni avranno effetto, dopo l’entrata in vigore, per i nuovi immessi in ruolo. C’è comunque necessità di rivedere alcuni profili, soprattutto per quanto riguarda le disabilità più gravi, per le quali le associazioni lamentano da più parti la mancanza di efficacia nelle strategie di intervento. Per questo vi sarà una consultazione ampia e approfondita, come del resto richiedono anche le nuove direttive europee che prevedono processi codificati di consultazione degli stakeholders attraverso l’AIR, Analisi di Impatto della Regolamentazione.

Le famiglie durante tutta l'estate hanno nutrito grande preoccupazione rispetto all'avvio di questo nuovo anno scolastico, poiché in conseguenza della legge Delrio sul riordino delle province, non si sapeva se e chi avrebbe garantito agli alunni con disabilità servizi quali il trasporto, assistenza alla comunicazione e assistenza educativa. Dopo lo stanziamento di 30 milioni di euro per l’anno 2015 e alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico, qual è la situazione? Comunque, sappiamo già che quei soldi sono pochi: per il 2016 come si provvederà? A dicembre le associazioni saranno costrette di nuovo a inviare diffide?

Come si sa, i servizi di assistenza e di trasporto non rientrano nelle competenze del Miur. Tuttavia riscontriamo nell’esperienza quotidiana che la carenza di tali servizi determina squilibri notevoli nell’organizzazione della scuola e nell’elaborazione del progetto di inclusione, di cui alla fine ci si deve far carico anche laddove non siano presenti altre risorse, pur previste da legge. Per tali motivi, il Miur si è attivato nelle varie sedi competenti (ricordiamo che esistono diversi organismi consultivi presso altre istituzioni e, tra questi, l’Osservatorio del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali presso cui è stato istituito un apposito gruppo di lavoro sul tema dell’assistenza). Proprio per lavorare in sinergia e risolvere i problemi nell’Osservatorio sono presenti rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute.

Foto Pexels


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