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La sala d’attesa del medico diventa un laboratorio d’arte

Da quattro anni al San Raffaele l'Atelier "Lascia una traccia" aiuta i piccoli pazienti in attesa di una visita medica a sfogare le proprie emozioni con il disegno. Ora ne è nata uno mostra

di Redazione

Mascherine e siringhe diventano strumenti per dipengere. Dopo quattro anni di lavoro e di vita, l’atelier “Lascia una traccia” ha presentato la sua prima mostra. I nuovi ambulatori di Pediatria dell’Ospedale San Raffaele di Milano si sono così riempiti dei colori dei disegni dei bambini. La mostra “Giochi e Colori… Oltre le cure” è infatti un’esposizione di disegni realizzati dai bambini nell’atelier “Lascia una Traccia”, uno spazio nella sala d’attesa degli ambulatori di visita dedicato ai giovani pazienti in cura presso gli ambulatori e il reparto di Pediatria.

L’atelier è diretto dalle educatrici della sezione didattica del Comune di Milano: i bambini sono liberi di esprimersi attraverso il disegno, secondo il metodo Arno Stern. In quattro anni i piccoli pazienti hanno ricoperto le pareti dell’atelier con le tracce colorate lasciate dai loro pennelli.

Il dottor Graziano Barera, primario di Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale San Raffaele, spiega: «L’umanizzazione delle cure è una priorità per il benessere dei nostri piccoli pazienti e l’attività che le educatrici del Comune di Milano svolgono ogni giorno qui al San Raffaele con i bambini ne è l’esempio. L’atelier “Lascia una traccia” è un ambiente stimolante e sereno dove i piccoli pazienti possono esternare le loro fantasie dando corpo a disegni variopinti di grande forza comunicativa».

Per Patrizia Pappini, presidente di Sostegno 70 – insieme ai ragazzi diabetici onlus «è rassicurante anche per i genitori sapere che i propri figli hanno non solo la possibilità di distrarsi, ma di esternare i loro pensieri nell’attesa che precede la visita o l’esame, liberando con colori e pennelli ciò che sentono». I disegni sono esposti presso la galleria di collegamento del settore B, al piano –1 dell’Ospedale San Raffaele.


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