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Politica & Istituzioni

Arriva in Commissione al Senato il provvedimento del M5S contro la pubblicità dell’azzardo

Un passo avanti nella battaglia anti spot: assegnato in commissione il disegno di legge presentato da Giovanni Endrizzi (M5S) per il divieto totale e assoluto di pubblicità, diretta o indiretta, dell'azzardo. Ora bisogna arrivare in aula in tempi rapidi. Lo chiede il Paese

di Redazione

Una bella notizia: è stato assegnato alle commissioni riunite di Finanze e Sanità , previ pareri delle Commissioni Giustizia e Bilancio del Senato il disegno di legge contro la pubblicità dell'azzardo, presentato nel luglio scorso, che vede come primo firmatario GIovanni Endrizzi del M5S.

Il provvedimento è molto chiaro, non ha bisogno di copertura finanziaria, è assolutamente in linea con i dettati costituzionali e con le normative europee e solo un colpo di coda degli "amici degli amici" o, come li chiamava Oreste del Buono, "gli amici degli amici di quegli altri amici", può impedire che si arrivi alla discussione in tempi rapidissimi in una delle due aule del Parlamento.

Alla Camera, un provvedimento speculare, il cui primo firmatario è Lorenzo Basso del PD, è in attesa di calendarizzazione.

I numeri sembrano esserci, più di 200 parlamentari hanno dichiarato di voler vietare la pubblicità del gioco d'azzardo. Vietarla non è un provvedimento inutile o marginale. Non solo l'immaginario dell'azzardo come qualcosa di "buono e giusto", ma la stessa costruzione logica della dipendenza in gran parte deriva da questa forma di induzione integrata (di rinforzo, direbbe il comportamentista Skinner).

Talmente integrata che – l'abbiamo visto nel recente caso della mezza-bufala degli sposini vincitori di non si sa quale premio a non si sa quale gratta e vinci – oramai distinguere tra notizie e induzione all'azzardo non è impresa facile.


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