Welfare & Lavoro

I Garanti europei a convegno sulla violenza contro i minori: in Italia 91mila casi

Al via oggi ad Amsterdam la XIX Conferenza Annuale dell'ENOC, la rete dei Garanti europei per l’Infanzia e l’Adolescenza. Vincenzo Spadafora porterà i dati italiani, messi insieme per la prima volta in primavera: 91mila minorenni maltrattati in Italia, seguiti dai Servizi Sociali. Particolarmente esposte le femmine e gli stranieri.

di Sara De Carli

Inizia oggi ad Amsterdam la XIX Conferenza Annuale dell'ENOC, la rete dei Garanti europei per l’Infanzia e l’Adolescenza, quest'anno incentrata sulla violenza contro i minorenni. Il meeting riunisce 41 autorità e interverranno, fra gli altri, Marta Santos Pais, Special Representative del Segretario Generale della Nazioni Unite sul tema della violenza contro i minorenni, Marielle Dekker, Direttrice della Augeo Foundation per la Prevenzione dell'abuso contro i minorenni, Margaret Tuite, Astrid Podsiadlowski e Regina Jensdòttir, rispettivamente dirigenti settore infanzia della Commissione Europea, dell'Agenzia per i Diritti Umani dell'UE e del Consiglio d'Europa, nonchè di altri esperti ed accademici internazionali del settore.

Vincenzo Spadafora, l'Authority italiana, darà conto della “Prima indagine nazionale sul maltrattamento” condotta in partnership con Terre des Hommes e CISMAI, con la collaborazione e il supporto di ANCI e ISTAT e del report della commissione consultiva maltrattamenti presieduta dal prof. Cancrini. L’indagine, presentata la scorsa primavera, contava oltre 91mila minorenni maltrattati in Italia, seguiti dai Servizi Sociali. Particolarmente esposte sono le femmine e gli stranieri. Tra le tipologie più frequenti di maltrattamento in Italia troviamo la trascuratezza materiale e/o affettiva (47,1% dei casi seguiti), la violenza assistita (19%) e il maltrattamento psicologico (14%). «É una fotografia faticosa da guardare, ma necessaria. Capire l’entità del fenomeno, la sua distribuzione geografica sul territorio, le specificità, i terreni di coltura significa poter dare risposte adeguate. Significa anche poter avanzare proposte concrete a Governo e Parlamento al fine di arginare il più possibile questa realtà», aveva detto Spadafora.

Il Garante italiano presenterà anche il progetto RADIO SARAI, un'esperienza innovativa anche sul piano internazionale che dà voce al punto di vista degli adolescenti. Sarai Teens Digital Radio, presentata lo scorso 22 giugno, è un progetto dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza ed è la prima radio istituzionale fatta dai e per i ragazzi, che aggregherà un network di radio digitali in tutta Italia: il suo compito è quello di raccontare il mondo dei ragazzi, ma soprattutto offrire uno strumento di partecipazione per ascoltare il maggior numero di adolescenti. Il modello è quello di Radio Kreattiva di Bari, una delle pochissime radio digitali che ha raccontato con le parole degli adolescenti il mondo di oggi: il Garante ha esportato il modello della barese su scala nazionale. Una Radio fatta da ragazzi che darà voce ai ragazzi, un'opportunità di riscatto per moltissimi, uno strumento di partecipazione, che darà voce a tantissimi ragazzi e ragazze che vivono in territori spesso considerati al margine.

I lavori si chiuderanno giovedì con l'Assemblea annuale che discuterà il documento dell'ENOC sulla violenza contro i minorenni e eleggerà il nuovo Bureau. Nel corso dell'incontro verrà presentato il video “Let's talk young, let's talk about violence” che riporterà il punto di vista dei ragazzi e delle ragazze protagonisti dei laboratori di partecipazione organizzati in 10 Paesi (inlcusa l’Italia) nei mesi scorsi. I ragazzi italiani in particolare hanno sottolineato tre temi:

  • l’abuso di potere come forma di violenza praticata in ambito familiare, scolastico e sociale, chiedendo di riflettere sulla comunicazione come strumento di violenza e su quanto la parola possa fare male e influire sull’autostima, soprattutto in fase di crescita.
  • regole: quanto il non rispetto di queste porti alla violenza.
  • Violenza derivante del divario ricchezza/povertà.

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