Cooperazione & Relazioni internazionali

Crisi siriana: 1,8 milioni di inglesi pronti ad accogliere un rifugiato

Non si spegne l'onda della solidarietà nei confronti di chi fugge dalla guerra. Dopo tedeschi, islandesi e altri, anche i britannici si dicono pronti ad aprire le loro case. E un abitante su tre ha già donato alle organizzazioni che assistono i profughi

di Gabriella Meroni

L'onda lunga della solidarietà europea nei confronti dei rifugiati siriani raggiunge la Gran Bretagna dove, secondo la Charities Aid Foundation, un abitante su tre ha effettuato una donazione alle organizzazioni che si occupano dei profughi e ben 1,8 milioni di persone, pari al 7% della popolazione generale, sarebbero disponibili a ospitarne uno in casa. Sono i risultati di un sondaggio commissionato dalla fondazione, che ha messo in luce come soprattutto i giovani sotto i 35 anni aprirebbero le porte a un rifugiato (il 12%), mentre il 10% degli inglesi ha donato cibo, vestiti o altri beni. Un ulteriore 9%, infine, ha volontariamente impiegato il proprio tempo o sostenuto campagne a favore dei migranti.

La Charities Aid Foundation ha anche messo sotto la lente i sentimenti dell'opinione pubblica verso la crisi siriana, scoprendo che i principali motivi che spingono le persone ad accogliere sono la convinzione che l’assistenza internazionale sia essenziale (40%), la dimensione su vasta scala della crisi (39%), le immagini di bambini in difficoltà e pericolo (36%). Quasi la metà dei giovani tra18 e 24 anni ha dichiarato che l’interesse per l'argomento è partito dai social media.


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